giovedì 17 aprile 2008

Ordinary world

In un decennio, l'ultimo, la popolazione del Guatemala e' cresciuta (numericamente, non in altezza) del 40%. E' come se nel 2018 l'Italia si ritrovasse a sfamare 80 milioni di bocche e la Cina quasi due miliardi. Secondo un dato piu' ufficiale della mia memoria, il 44% dei guatemaltechi ha meno di 15 anni. Quando i nuovi arrivati non salgono tutti e contemporaneamente a bordo del blue bird sul quale gia' divido un sedile da due con una famiglia di cinque componenti - fagiani eslcusi - dormono sotto un tetto. Immagino sia per questo che Ciudad de Guatemala ha superato i 3 milioni di abitanti e Los Encuentros da incrocio stradale con sette tende e' diventata una cittadina con tanto di cavalcavia. In dieci anni in Guatemala hanno imparato pure a fare le signorine, a contrattare duramente e ad attirare investimenti stranieri nel settore del turismo. Percio' tornare ad Antigua e' come rivedere dopo dieci anni una fiamma dell'adolescenza che ricordavi dolce, ingenua, angelicata e scoprire una giovane donna affascinante, elegante, sofisticata, pienamente consapevole della sua incredibile bellezza. E che l'ha data un po' a tutti.

Sulle strade, che da mucchi di pozzolana sono quasi dappertutto diventate piste di asfalto, sfrecciano mini-van allestiti da centinaia di agenzie viaggi a beneficio degli stranieri convinti che due ore in piedi su un chicken bus non insegnino poi molto. Quetzaltenango e' stata scelta come centrale per gli americani smaniosi di apprendere lo spagnolo e che dopo un mese si arrampicano su un ¿cuanto cuesta? con lo stesso sforzo con cui scalerebbero l'Aconcagua. Attorno al lago Atitlan, Maximon e' diventato una specie di personaggio dei fumetti, San Pedro e San Marcos due piccoli eden di hippies. Piu' commerciale il primo, piu' spirituale il secondo. A San Pedro spuntano ad ogni angolo i reggae bar e i ristorantini vegetariani, a San Marcos dall'hotel Las piramides in giu' e' tutto un proporre corsi di metafisica, meditazione, cabala, yoga e massaggi. Ma anche di lucid dreams e astral travelling. Davanti alla sala giochi che spara a tutto volume Cindy Lauper, Berlin e Duran Duran, incontro Rafael, un madrileno che in Chiapas ha imparato a fare sandali con strisce di cuoio e Gabriel, un simpatico roscio dell'Illinois che e' venuto a girare un documentario sul 2012. Mi spiega che per alcuni hippies quell'anno accadra' qualcosa di catastrofico. Tipo la fine del mondo.
Alle pendici del quartierino esoterico, trovo posto nella sistemazione piu' economica del paesino, una guest house lontana dall'esser completata e che porta il nome - Panabaj - dell'insediamento attorno al lago sepolto da una frana provocata nell'ottobre del 2005 dall'uragano Stan. Sull'instabile veranda di legno, Carlos mi fa assaggiare un panino preparato dalla moglie. Poi mi racconta che il ciclone si è abbattuto anche su San Marcos, e che in qualita' di architetto al servizio di un'associazione di volontariato lui e' stato chiamato a supervisionare i lavori di ricostruzione delle 17 case crollate. E' sul crollate che la veranda gia' agitata da folate di vento viene scossa da una raffica decisamente piu' robusta delle altre che fa traballare anche il ripieno dei panini. Sotto i nostri sederi è appena passata l'eco di un terremoto del 6o grado della scala Richter. Altro che 2012.
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nuova gallery RTWO (2008): Honduras

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Dà!

è un pò che mancavo
devo rimettermi in pari con un paio di post e con tutti i commenti che hanno lasciato...però già mi sono vista la nuova gallery Honduras il bimbo che dorme con il cappellino rosso è fantastico cosi come la bimba con le lentiggini!!!

Un bacio.
Sarah

mauro ha detto...

Ho visto le foto, splendide.....nella seconda foto ti 6 fotografato con 3 amici vecchietti...

Massimiliano ha detto...

Certo che,pensavo,tornare alla routine di tutti i giorni dopo 10 mesi di vita vissuta alla giornata con,immagino,10000 difficoltà,ma comunque goduta nel suo essere così varia,emozionante(nel bene e nel male),spremuta di un frutto sempre diverso e nuovo,credo che sarà un bel problema per te,no Dà? Se poi ti penso con un microfono davanti a rispondere a qualche sms idiota(naturalmente non mio :-))che ti accusa ,per esempio,di volere il male della Roma o di avercela,sempre per esempio,con qualche calciatore perché non ti ha rilasciato un'intervista,allora lo devo sentì co' ste recchie per crederci......fermo restando che,se non sbaglio,una volta è già successo,vé Dariè? Scusa se me sò dilungato,ma ho visto le foto che m'erano rimaste addietrate e mi sono partiti un pò di pensieri che t'ho voluto dì. P.s. Chiaré,non farmi dargli ragione,digli che hai fatto finta di non capire :-)

Anonimo ha detto...

...anch'io la "Feci"!!!
Grazie per i saluti di quel bell'imbusto e della filibustiera....a proposito, ti ha offerto la colazione con tutti quegl'indumenti che le ho regalato?....
Dai, non fare il cretino! Il motivo risiede soltanto nel fatto che mi ero disintossicato e poi ti ho rivisto....succederebbe anche con la pupusa e il click! :P

G&cityhall

Anonimo ha detto...

Sì, infatti, avevo capito benissimo...ho solo fatto finta, era chiaro no:-)??

Comunque Massimilia', m'hai levato non le parole ma i pensieri di bocca...cioè, dopo tutte questa vita variegata ed emozionante, e soprattutto autentica, tornare al grigiore, allo smog, al traffico, alla banalità di questa vita sarà un bel contraccolpo. Aggiungici che Roma nel frattempo ha acquisito il clima monsonico...In parte pure per noi, nel senso che, come ho scritto a Dario, questo suo viaggio era anche la finestra di libertà, di "sogno" e di conoscenza per ciascuno di noi. Però ci consoleremo col poterlo vedere e sentire:-))
Da', l'instabilità della veranda e del ripieno del panino mi preoccupa alquanto. Stai attento ai terremoti, me raccomanno:-D
Chiara

Anonimo ha detto...

Ecco appunto...ho appena dato un'occhiata alle foto Honduras. Meravigliose, non deludono mai. I colori del mondo che non conosco riempiono...eccome.
Chiara

Anonimo ha detto...

Ciao Dario,
sono stato ad Antigua poco tempo fa e trovo il paragone con la giovane donna molto azzeccato. Passerai la frontiera per il Messico da Huehuestenango? Se passi per il Chapas salutace il comandante Marcos.
Un abbraccio

AleRoma55

Massimiliano ha detto...

Ancora 2 cose Dà: 1) c'è la concreta possibilità che quando torni ce ritrovi ricchi sfonnati! 2)perché la foto di Vito Catozzo a capo dell'ultimo post? P.s. Sarah(con l'acca),non per contraddirti ma a me il bimbo col cappellino rosso in realtà sembra una bimba. Puoi aiutarci Darié?

Anonimo ha detto...

"Puoi aiutarci Darié?"

Gnente da fa' Massimiglia'... Dario co' le donne nun ce sbologna proprio

Anonimo ha detto...

1) c'ra la concreta possibilità che quando tornavi ce ritrovavi ricchi sfonnati!

2) poi so' scappati putre l'americani...

3) maccaro'...m'hai provocato...