venerdì 13 dicembre 2013

Van Diemen's Land



Dopo aver circumnavigato i mari del Sud, toccando le coste della Nuova Guinea, delle Salomone, delle Figi, di Tonga e della Nuova Zelanda, 370 anni fa un navigatore olandese di nome Abel Tasman avvistò una costa che credeva appartenere al continente australiano e per questo ribattezzò quel lembo di terra Van Diemen's Land. Era un omaggio al governatore della Compagnia Olandese delle Indie Orientali ma anche e soprattutto una topica clamorosa, che data la lontananza e la difficoltà di ritrovare la strada a quelle latitudini rimase tale per la bellezza 135 anni. Tanto ci volle, prima che un certo Matthew Flinders si accorgesse che quelle coste appartenevano in realtà a un'isola. Che a questo mondo non ci sià giustizia è testimoniato dal fatto che Tasman si vide intitolata tutta l'isola e da lì a cascata mezza fauna autoctona e pure Taz, il cartone della Warner Bros, mentre a Flinders toccarono un'autostrada nel Queensland, la stazione dei treni di Melbourne e una catena montuosa del Sud Australia. Non il massimo, per uno che di mestiere faceva il navigatore.



Hold me now, oh hold me now 
'Til this hour has gone around
And I'm gone on the rising tide
For to face Van Diemen's land 

It's a bitter pill I swallow here 

To be rent from one so dear 
We fought for justice and not for gain 
But the magistrate sent me away 

Now kings will rule and the poor will toil 
And tear their hands as they tear the soil 
But a day will come in this dawning age 
When an honest man sees an honest wage 

Hold me now, oh hold me now 
'til this hour has gone around 
And I'm gone on the rising tide 
For to face Van Diemen's land