mercoledì 11 giugno 2014

Simply The Best

Il ponte di tek di Amarapura (Myanmar)

Melbourne è la città più vivibile del mondo, dicono. Poco importa che il dato non sia misurabile, una volta che l'etichetta è appiccicata, il marchio va esibito. Così fan tutti, del resto. Il mondo vive per stilare e spiattellare graduatorie, primati e numeri. Un po' è il mestiere delle proloco, un po' la dittatura del titolo, soprattutto è colpa nostra. Se un tempo bastava un collage di immagini scolorite su sfondo pastello per far appendere una cartolina sul frigo, oggi guardiamo spot, apriamo link e stiamo a sentire qualcuno solo se chi parla si sa imporre nel lasso di tempo che gli possiamo concedere. Circa 11 secondi. E visto che siamo saturi di tutto e assuefatti a tutto, l'unico modo per richiamare davvero l'attenzione e imporsi alla memoria, è presentarsi come un unicum, e farlo pure in fretta. Tanto più quando in ballo non ci sono emozioni o massimi sistemi ma ponti, strade, tappeti e funivie. Chi viene dall'Italia mette a fuoco la questione e viene preso dall'impulso di contattare il grande capo estiqaatsi. Un po' perché dall'alto del Paese più bello del mondo che ce frega di vantare il primato del camino di terracotta a spirale più pesante o delle tapparelle avvolgibili più lunghe del pianeta? Ma un po' anche perché se ci attaccassimo alle graduatorie oggettive, scopriremmo che ben prima della bellezza, in Italia ci sono la corruzione, la bassa natalita', la decrescita e gli asini che volano, tipo questo. 
In quelle cose si' che siamo primi. 
Anche in questo l'AUSTRALIA sta agli antipodi. Vanta il deserto più antico del mondo, il monolite più grande del globo, la barriera corallina più lunga e la città più isolata, ma anche una serie di grandi raffigurazioni, dal koala alla pecora merino, dall'ananas alla trota, dal pollice verso al gamberetto, che dimostrano quanto questa mania possa essere contagiosa, ridicola e tendenzialmente illimitata. A Gumeracha, vicino Adelaide, per esempio, c'e' il cavallo a dondolo piu' grande del mondo. A Launceston - in Tasmania - mi sono imbattuto pure in questa cosa raffigurata qui sotto. Che solo a spiegare cos'e' ci vogliono 4 righe.
Il piu'... di Lauceston
Perché le cose grandi e uniche puoi avercele, ma puoi anche fare a gara per costruirle.
Il Burj Khalifa di Dubai (Emirati Arabi)
L'esempio più palese è nella corsa alla costruzione dell'edificio più alto del mondo
Quando sono nati i miei genitori era l'Empire state building di New York (381 metri), quando sono nato io era la Sears Tower di Chicago (442 metri), quando è nato il mio primo nipote erano le Petronas di Kuala Lumpur (452) e quando è venuto al mondo il secondo lo era diventato il grattacielo 101 di Taipei (509). Adesso come adesso è il Burj Khalifa (ex Burj Dubai, ma siccome per completarlo hanno dovuto chiedere i soldi in prestito ad Abu Dhabi, gli emiratini della capitale li hanno obbligati a cambiare nome) con quasi 830 metri. Il quale prima o poi sarà scavalcato dalla Kingdom Tower di Jedda, ammesso che i sauditi riescano effettivamente ad arrivare al chilometro di altezza, il triplo del grattacielo sul quale si aggrappava King Kong. 
Dubai s'è comunque cautelata con la Cayan tower, la torre più alta con una torsione di 90 gradi. Già, perché dal momento che ogni classifica contempla le sottocategorie, ci sono le graduatorie che includono l'antenna, che distinguono in base all'abitabilità e secondo criteri geografici. Così il CANADA ha avuto il suo quarto di secolo e passa di fama grazie alla CN Tower di Toronto, che con i suoi 553 metri è stata la costruzione non abitabile più alta del globo tra il '76 e il 2010, prima di essere superata da una torre di Canton e poi dallo Skytree di Tokyo, che di metri ne misura 634 ed è stata completata giusto in tempo per permettermi di scattargli questa foto.

Visto che tutti 'sti posti sono a nord dell'equatore, anche la NUOVA ZELANDA ha cercato di finire nel medagliere, mettendo in piedi i 328 metri della Sky Tower di Auckland. E allora Melbourne ha risposto con l'Eureka Tower, che di metri ne misura 297 ma in quanto abitabile ha vinto anche lei il suo premio. Almeno prima che Gold Coast le scippasse la scena con la Q1 di 322 metri. Dato che il Victoria se l'è legata al dito, qui è già in costruzione un pezzo da 108 piani e 388 metri. Giurerei che non sara' l'ultimo. Ma per una questione meschina legata alle ritenute in busta paga spero che non la costruzione non costi come quella del Marina Bay Sands di SINGAPORE, un casino da 6 miliardi di dollari finito per questo nel Guinness come l'edificio piu' caro del pianeta.

Fin qui curiosità che non capita solo agli autistici e ai cuori solitari di porsi. Primati che rispondono a esigenze demografico-spaziali-strategiche e d'immagine (infatti nel 90% dei casi c'è di mezzo l'Asia) oltre a impulsi economico-freudiani (idem), un po' come quelli sulla montagna più alta, il fiume più lungo o l'abisso più profondo. Ma il parossismo che può raggiungere la ricerca del primato e soprattutto il vanto del ce l'abbiamo solo noi, raggiunge confini che solo guardandosi in giro si intravedono nella loro mastodontica inutilita'. La CINA, il Paese più popoloso del mondo (ma verrà presto superato dall'INDIA, per ora comunque la più grande democrazia del mondo), vanta un sacco di primati. Intanto la grande muraglia - l'unica costruzione dell'uomo visibile dalla Luna
E qui sarebbero applausi a scena aperta. Peccato che sia solo una leggenda metropolitana.
Poi la diga più grande del mondo (primato conteso a quella tra Brasile e Paraguay), sullo Yangtze. Poi la città più distante dal mare, Urumqi.  A Chengdu c'e' il New Century Global Center, il palazzo piu' grande del mondo (seguito - in ROMANIA - dalla casa del Popolo di Bucarest, che e' il secondo edificio per estensione e il terzo per volume) con una superficie di 1.760.000 metri quadrati. Calpestabili. 
Per non farsi mancare niente, sempre in Cina, a Leshan, c'è l'enorme Buddha scolpito nella roccia. Alta 71 metri è la più grande statua premoderna del globo. Superata da un'altra, sempre cinese e sempre del Buddha, realizzata nel 2002 nella quasi omonima Lushan e che raffigura un Siddhartone di 128 metri. Due volte e mezza i 50 metri di Santa Rita, statua che non è a Cascia - per fortuna - ma a Santa Cruz, in BRASILE, ed è l'unica cattolica in mezzo a una serie di figure del Buddha o Madri Patrie russe e ucraine, ma stacca pur sempre di 4 metri la Statua della Libertà. Gli STATI UNITI si consolano con i presidenti di Mount Rushmore, che per ora fanno corsa a sé. Anche perché non è mica facile trovare motivi per trascinare turisti nel South Dakota e soprattutto Paesi che abbiano 4 presidenti che vadano d'accordo tra di loro. 
Certo, non tutto si fa per soldi, spesso solo per sboronaggine. Raramente per necessità.
Il Buddha di Leshan, Cina
In GIAPPONE - A Kobe c'è il ponte Akashi Kaikyo, il più lungo del mondo tra quelli sospesi. Invece in RUSSIA, a Vladivostok, c'è il ponte più lungo tra quello strallati, qualsiasi cosa voglia dire. In
MYANMAR - ad Amarapura, vicino a Mandalay, c'è il ponte di tek più lungo del mondo. Infine in
YEMEN - c'è il ponte di pietre sospeso più alto del mondo. Poco distante, in
OMAN - c'è il tappeto fatto a mano più grande del mondo. Si trova nella moschea del sultano Qaboos a Muscat. Che non è la più grande del mondo perché quella si trova in ARABIA SAUDITA, a La Mecca, ed è la Masjid al-Haram. 
Se la cosa sembra tutto sommato scontata, non lo è, visto che la basilica di San Pietro è stata usurpata del titolo di chiesa cattolica piu' vasta da quella di Notre Dame de la Paix, a Yamoussoukro, in COSTA D'AVORIO. Meno sorprendente che la sinagoga più grande del mondo sia a New York, anche se per una volta non pare se ne vantino più di tanto.
In compenso a Ulm, in GERMANIA, c'è il campanile più alto, a Salisbury, in INGHILTERRA, la prima guglia del mondo anglicano (seguita a sorpresa da quella di una chiesa di Melbourne che se tanto mi dà tanto è la più alta nell'emisfero australe) e - restando in tema - in RUSSIA, al Cremlino, è sistemata la campana dello zar, alta 6 metri e pesante più di 200 tonnellate, di gran lunga la maggiore sulla Terra.
Anche i piccoli hanno i loro altarini. TONGA ne mette in mostra addirittura un paio: intanto e' l'unico Paese del Pacifico a non essere mai stato "ufficialmente" colonizzato, e poi ospita il volo commerciale piu' breve del pianeta: tra Nuku'alofa e 'Eua ci vogliono due e mezzo di dondolii in nave oppure sette minuti in aereo. Inutile specificare che a 'Eua ci andai via mare e che lo soffrii pure parecchio.
Pleonastico anche sottolineare che nei Paesi più grandi ci siano più possibilità di imbattersi in certi primati: la superficie (Russia) la popolazione (Cina) o il PIL (gli Usa, ancora per poco) - o nel loro opposto (vedi la densità, in MONGOLIA, che è anche il Paese più grande senza accesso al mare). O che in quelli più sfigati ci siano i record meno invidiabili (il BANGLADESH non ha solo la più alta densità abitativa e la più grande foresta di mangrovie, ma ha messo la crocetta anche la più grande carestia e la più grande contaminazione da arsenico nel mondo). 
Sono però le cose completamente random che mi fanno impazzire. In CILE, per dirne una, ad Algarrobo c'e' una piscina lunga piu' di un chilometro e profonda 35 metri (anche se a Montegrotto Terme, in provincia di Padova, ce n'e' una profonda 40). In, TAGIKISTAN, per dirne un'altra, c'è il pennacchio più alto del mondo. Per dare un'idea della competizione, basta specificare che Dushanbe ha strappato il record alla COREA DEL NORD. Che si rifà con i 150mila posti del Rungnado, che a dispetto del nome da paesino della Brianza è lo stadio più grande del mondo.