martedì 29 marzo 2011
The Terminal
Il primo doganiere s'e' inventato che con la carta d'imbarco gia' emessa per il volo successivo non posso lasciare l'aerostazione "per motivi di sicurezza". Il secondo m'ha sussurrato paternalisticamente che la' fuori c'e' un brutto mondo. Il terzo ha storto la bocca per le dimensioni della macchina fotografica e ha chiamato i rinforzi nelle persone del capo dell'immigrazione e del suo manganello. "In Bahrein e' in vigore la legge marziale e alle 22 scatta il coprifuoco". Cioe' dai-e-dai al centoquattordicesimo tentativo ho trovato un Paese che mi ha negato l'accesso, ancorandomi 6 ore in aeroporto in attesa del volo per Milano. Che e' sempre meglio che passarne 9 ore all'Hazrat Shahjalal di Dhaka in balia delle zanzare e dei bengalesi e che cercare di dormire sul pavimento del Terminal 2 di Dubai. Quello sfigato... (segue)
venerdì 18 marzo 2011
Basket Case
Che non solo e' il primo successo dei Green Day (pro domo Filippo) ma e' soprattutto l'etichetta attaccata 30 anni fa da Kissinger al Bangladesh, quando sul delta del Gange l'alfabetizzazione non raggiungeva il 25% e l'aspettativa di vita giusto giusto i 45 anni. Conosciuto per il premio Nobel Yunus (da un mese sotto processo per aver sottratto parecchi milioni alla sua Grameen Bank e aver messo in circolazione assieme alla Danone uno yogurt scadente - a proposito del quale ha scritto pure un libro fumoso sul business sociale) e per aver fornito all'Italia la meta' dei suoi benzinai, il Bangladesh deve la sua fama globale ad una densita' abitativa tre volte superiore a quella dell'India e nove volte superiore a quella della Cina. Di gran lunga la piu' alta del mondo, pari solo a quella di via Caulonia. Le politiche demografiche inefficaci - le donne partoriscono ancora 3 figli di media a testa - e l'inappetenza delle tigri che si limitano a mangiare solo tre bengalesi a settimana hanno infatti portato uno Stato appena piu' grande della Grecia ad ospitare 160milioni di persone, 60 delle quali annualmente a rischio inondazioni. Ci arrivo nel bel mezzo dei Mondiali di cricket (a proposito... un ex primo Ministro defini' "Il giorno piu' bello nella storia del Paese" quello in cui i bengalesi batterono il Pakistan, figuriamoci gli altri) che orgogliosamente co-ospita, per vedere di persona fino a che punto il Bangladesh rimane un basket case, un caso disperato.
Iscriviti a:
Post (Atom)