"Ciao bello, io sono Patty". Buongiorno, Patty, il piacere e' mio ma soprattutto del mio amico Neil di Kilkenny. Che poi e' un amico in senso molto lato. Fino a dieci minuti fa io non sapevo neanche come si chiamava, lui e' ancora convinto che io sia svizzero. Pero' gli sono debitore, perche' prima di infrangere tutte le basilari regole della prossemica fra sconosciuti e sistemarti quella mano sulla coscia, mi ha offerto una Tiger. All'alba. Per quel poco che ti interessa devi sapere che tre anni fa sempre un irlandese mi allungo' la stessa birra, sempre alle sette di mattina, sempre nella stessa strada, sempre nello stesso pub, sempre allo stesso tavolo. Dove io arrivo sempre sfatto di sonno e dove trovo sempre frotte di ragazzi piu' sfatti di me, anche senza una nottata in bus sulle spalle. Il caso sa scadere nella prevedibilita' piu' della routine. Sembra che sulla Terra nessun posto come Khao San road centrifughi le tappe dello sviluppo dei figli del primo mondo in un ciclo e riciclo di dinamiche immutabili e ripetititive. Nella strada 'del riso macinato' si arriva con la puzza di latte e si riparte con quella di marijuana, si celebrano i riti di passaggio ad un'adolescenza quasi matura con una trafila di manifestazioni apparenti e di battesimi - gli henne', i dreadlocks, i tatuaggi, i piercing, sesso droga e rock&roll - conferiti in catene di montaggio sui marciapiedi, qui la dipendenza dai genitori viene soppiantata da quella dello specchio del gruppo, qui il tempo libero comincia a far rima con consumo. Ma siccome gli altri centri di gravita' permanente del movimento turistico di Bangkok - Patpong, Soi Nana e Soi Cowboy - sono autentici puttanai per signori con la bavetta alla bocca e il portafoglio pieno di solitudine, fra i due tipi di squallore dolciastro preferisco questo. Per lo meno spensierato e innocuo, anche se la miscela con Halloween e' micidiale. Oh Neil, oh Patty, se i miei appesantiti e boriosi brusii cerebrali non interferiscono col vostro pomiciare, io resto qui a sorseggiare la mia birra mentre finisco la colazione che mi ha offerto quel francese, Julien. Anzi, scusatemi se ci sto mettendo piu' del dovuto. Ma e' piu' di un mese che non maneggio una forchetta.
"Non sai quanta patata c'e' in giro". Se e' per questo non parlo italiano da sessanta giorni. Ma ricordo abbastanza da riuscire a penetrare i meandri del gergo di Vittorio, che si materializza nel pub quando le Heineken di Neil e Patty - strisciati nell'hotel di fronte - sono ancora fredde. A naso Vittorio intende che l'approccio con una nazione nuova di zecca talvolta puo' essere reso meno traumatico dalla massiccia presenza di ragazze avvenenti, disponibili o avvenenti E disponibili. Vittorio si definisce affascinante, gentile, garbato ed educato. Sotto dettatura aggiunge figlio di. La differenza fra di noi sta negli input visivi assorbiti sin dalla tenera eta': dal suo terrazzo si ammira San Pietro, dal mio balcone la cucina dei Manelli. Apprensivo intraprendente, affettuoso bastardo, goliardico edonista con venature teo-con, torello con un accenno di pancia da commenda, e' venuto in Thailandia con un programma preciso: niente visite alle citta' del triangolo d'oro - Chiang Mai, Chiang Rai e Sukhothai - perche' delle infognate clamorose (nel gergo di Vittorio: "destinazioni di difficile approdo per via della dislocazione remota"), ma una gita ai ruderi di Ayuthaya, per evitare che la vacanza assuma i contorni della papponata (nel gergo di Vittorio: "un'esperienza improntata alla esclusiva soddisfazione degli istinti primordiali - mangiare, bere, dormire, magari fare selvaggiamente all'amore - con atteggiamento da colono") e poi tanto mare con l'obiettivo di conoscere - possibilmente in modo biblico - un numero nutrito di fisicate (nel gergo di Vittorio: "signorine talmente apprezzabili dalle caviglie al collo che tutto quello che sta sopra e sotto e' trascurabile"). E con una tecnica affinata nel rimorchio: "Ormai sono un ghepardo - mi dice - e sono infallibile: quando je parto o ci stanno o mi pisciano". Lo pisciano una russa, un'americana, una svedese e una odiosa hostess ceca.
Alla fine sulla sabbia argentata di Koh Samet si fa cosi' soprattutto la conoscenza di Shannon dal Colorado e Damien da New York, due reduci dal campo base dell'Everest dove una organizzazione non governativa statunitense ha confezionato il concerto piu' alto del mondo per sensibilizzare i nepalesi e raccogliere dei fondi da dirottare nella lotta al cancro. Nonostante la sfacchinata, lei ha ancora la forza di respingere gli assalti di tutti i bonzi da spiaggia che le capitano a tiro, lui di strimpellare fino a notte fonda il suo repertorio Settanta che va da Battisti a Warren Zevon. Barba, baricentro basso, movimenti scattosi e raschio alla Joe Cocker, Damien e' titolare di due aziende imprecisate ma e' anche autore di canzoni calde e orecchiabili, e all'indomani di un due di picche pubblicamente ricevuto da una diciottenne dello Jutland, aspirando un cannone compone una melodia ("Oh sweet Marie-what have you done to me, oh sweet Marie-would you marry me, oh sweet Marie-my danish ba-by...") che si candida a colonna sonora dei falo' del futuro. Forse.
In tutto questo - che poi e' questo al cubo - io non fatico a trovare hobby alternativi. Se attorno al mio ego straripante non succede niente vado anche a stanare i crotali, ma se succede un troppo che mi ripugna osservo, pontifico e poi mi rintano nelle mie abitudini da vecchio giovane. Passeggio, fotografo, gioco a beach volley, rimpinguo il parco-bandierine di tessuto, leggo tre libri in sei giorni e ne compro altrettanti nel buco pieno di primizie gestito da Wa Li, un giulivo thailandese di origine cinese cui rifilo anche una lonely planet di quarta mano e dal quale acquisto due chili di carta di qualita'. Celine, Haddon, Houellebecq, Hosseini, tutto quello che cercavo, tutto in lingua originale. Gli lascio solo un libro di Simenon in italiano, e solo perche' mi dissuade Vittorio. "'L'uomo che guardava passare i treni' e' una palla - mi assicura - E' la storia di un uomo che guardava passare i treni e che ogni tanto dice: 'Toh, e' passato un treno!'". Il mio sguardo di traverso e' divertito, lui si scioglie e spiega. "Se ultimamente sono peggiorato e'... perche' sono migliorato". Nel gergo di Vittorio: un'infognata clamorosa nella papponaggine che si estrinseca davanti a tante patate fisicate. Credo.
29 commenti:
E dovevi fare tutta questa strada per incontrare tutti sti stronzi ...?
Vorrei leggere quello che dicono di te i tuoi occasionali conoscenti nei loro siti di viaggio.com!!!
smack ...
Diranno che osservo, fotografo, pontifico fra me e me, leggo e mi faccio i cacchi miei. Immagino.
p.s. Fuli'... e poi quali sarebbero gli stronzi?
e a me le bandierine??????
ci sono darìo, in ritardo, ma ci sono ...
un abbraccio
verruzzo
Hai ragione....e` proprio una noia mortale la Thailandia:-)E anche superficiale e ripetitiva (nel senso del ripetersi dei soliti "tipi di spiaggia" che sono universali...) E tu mediti, pontifichi, fotografi, rifletti, osservi, leggi e ti ritempri. Mi sembra una buona "pausa" prima di riprendere il tuo viaggio. Ho saputo che a gennaio sarai in Australia (Australian Open...), li` ti raggiungerei molto volentieri. Comodo eh?
p.s.ieri e` morto il nostro Nils, il Barone.
Tanti baci
Chiara Z.
Ciao Dario, potresti organizzare una trasmissione con il "vista S.Pietro"....
PS:dopo il Barone oggi ci ha lsciato Biagi
x Fulippo:
Vientiane - Laos
Bangkok - Thailandia
Koh Samet
Bangkok
Ayutthaya
Bangkok
Krabi - Thailandia
My sweet Verruzzo (Belize?) e' tardi! Ho lasciato e ritrovato Bangkok due volte e non ci torno (mai) piu'. Pero' ho un doppione della Macedonia: se Mattia non lo vuole e' tuo ;)
Chiara - Notizia prematura e tendenziosa. Mancano due mesi, cinque-seimila chilometri e soprattutto un accredito.
"...e soprattutto un accredito."
Che tristezza... tutte quelle foto sprecate nella pagina dei "colleghi"...
Dario tra poco ho finito!
Non è il caso di restare a prendere la muffa a Firenze.. quasi quasi m'incammino verso Est ;)
Buon proseguimento,
un abbraccio :)
L.
Ciao Dario,se nel mondo ci fossero più persone fedeli ai principi morali che hai tu e meno individui attaccati al superfluo e al superficiale(come spesso anch'io),questo sarebbe migliore senza dubbio..........pur tuttavia,credo che tra un'osservazione,'na fotografia e 'na pontificata un pò di "svago" non guasterebbe.
L'addio al Barone ha significato ascoltare oggi in radio gente che raccontava aneddoti più o meno interessanti e che si commuoveva......tutto bello,ma in certi momenti(tu puoi immaginare in quale spazio)la retorica ha veramente debordato!Quelli che ho schifato in assoluto erano coloro che chiamavano e più o meno dicevano."...ho chiamato per un pensiero al Barone che ho amato,però Spalletti con l'Empoli ha sbagliato etc,etc.":da menaje!
............bastava che fossimo meno cittadini del mondo, un po' piu' mammoni, rifiutare un lavoro a piu' di 10km di casa insomma un po' piu' "tutto casa e chiesa". E avresti vissuto con i tuoi cari pirla senza il rischio di incontrare "tutti sti stronzi" a centinaia di km (piu' di miiiille) di strada......vero fuli?
Si concordo, resta a casa spezzato di gambe la prossima volta!
G&fam
(tu puoi immaginare in quale spazio)
me so' fatto una vaga idea anch'io Piappia'... ;-)
Bobo e Pippiano...pure io me so' fatta un'idea.
Dario, vedrai che l'accredito arrivera` in tempo...
@sti giorni non mi va di parlare tanto, solo un abbraccio.
Chiara Z.
io mi chiedo solamente: ma tutta 'sta gente che deve arrivare fino alla Thailandia (qui ce la mettiamo l'h?!)per sfumazzare, sbevazzare, scarrozzare ecc. non c'ha proprio niente da fare nella vita? e chi glieli dà i soldi per andare a esportare ovunque l'imbecillità globalizzata? Dovevi usare la forchetta come un'arma micidiale:contro il primo di questa masnada che ti capitava a tiro o contro te stesso :)
Dario,ti ho visto su un filmato su youtube, girato nel camper di Retesport durante una vs esterna........mica me te ricordavo così brutto!:) 2 a 2 all'89°: tiro da un venticinquino del Pek,doppia deviazione,RETE!........Grazie Barone........
tuo padre ha dato a mia madre questo indirizzo durante la riunione di condominio....quindi il ritardo non dipende da me...mi rifarò in questi giorni....ps primo compleanno senza i tuoi auguri, in compenso hai scritto un bellissimo articolo quel giorno e peccando di presunzione lo considererò un regalo....:) nicoletta
Un caloroso benvenuto alla dottoressa da Paterno, a Nicoletta G. da piazza Zama (auguri in ritardo!) e a Millo (tu che dici?).
Massimilia' - Nella mia idea di svago c'entrano volentieri delle nuotate in un mare caldo e pulito, lunghe partite a beach volley con gente in grado di fare una pipe, leggere dei libri coi fiocchi e chiacchierare davanti ad una birra con un americano barbuto che suona la chitarra, conosce Battisti, c'ha la voce di Joe Cocker ed ha appena suonato a piu' di 5000 metri. Ma andare a mignotte, sinceramente...
Buondì Dario, per una volta la fortuna (c....lo) arride anche alla Magica!
Stefania
P.S. Per me sei uno degli utlimi romantici rimasti a Roma e dintorni....
Uno stralcio di articolo per aggiornarti...
Non cenna a placarsi il momento nero del tennis mondiale. Dopo lo scandalo scommesse e la positivita` della Hingis alla cocaina, un`altra rivelazione shock scuote il circus. Thomas Haas (29 anni), il migliore tennista tedesco del momento, potrebbe essere stato avvelenato prima della semifinale di Coppa Davis persa dalla squadra tedesca 2-3 a Mosca nel settembre scorso.
e per continuare, sempre buone notizie...
Lo scandalo di Tennisopoli si sta abbattendo anche sull'Italia. Alessio Di Mauro, 30 anni e attuale numero 124 della ranking, è stato sospeso perché scommetteva su incontri di tennis.
A Dà,non siamo cresciuti insieme ma penso di conoscerti abbastanza da non consigliarti svaghi così leggeri,parlavo piuttosto d'incontri galanti col gentil sesso........se poi ce stanno solo mignotte,alzo le mani! P.s. fossi in te,mi disinfetterei accuratamente qualsiasi graffietto fatto su quelle spiagge. Me ne feci uno minuscolo nel 90,lo trascurai,me fece infezione,ancora c'ho er segno!
Giusto!
A Castà, a prescindere dal fatto che fai come te pare, ma uno va in vacanza e tra canzoni sulla spiaggia, libri da leggere, birrette varie e quattro-cincquecento chiacchiere...15-20 minuti per intrattenere una gentil donzella, li può pure trovà...
Per le mignotte...non c'è certo bisogno d'andà in thailandia, basta andare in ViaSalariakisthan...
A parte gli scherzi...ti seguiamo tutti con simpatia, interesse, un pizzico bello pieno d'invidia e pure apprensione...in bocca al lupo per il proseguimento.
Take care...
Ciao. Quando torni? Io ho la mattina da fare domani, vedi di sbrigarti!
Il nonno
ps Porta un paio d'amiche...
Mauro - Ricorda la Politkovskaja...
Nonnino - Semel in anno. Torno quando ho finito i soldi.
Pippi & Riccardo, moltiplicate 15-20 (ma anche 50-60) minuti per ognuna delle ragazze che ho menzionato finora, aggiungiceteci almeno un'altra ventina di signorine non citate e scoprirete - o' miracolo - che il tempo dedicato al confronto col gentil sesso non e' mancato. Il problema e' che posti cosi' attirano tendenzialmente gente cosi' o che in contesti cosi' ci sguazza. Io che non ci sguazzo affatto vedo ridursi drasticamente i punti di contatto e soprattutto l'appeal dei soggetti. Ma crescero', prometto.
e comunque l'uomo che guardava passare i treni è un gran bel libro... appena finito!
Anta', dillo a Vittorio ;)
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