giovedì 18 ottobre 2007

L'isola che non c'è

Quell'acronimo - ADA - ci aveva incuriosito. Sinistramente ripetuto ad ogni angolo di Rocinha, suonava minaccioso e sapeva di losco. Non si scrive nulla per caso sui muri della favela piu' estesa e malfamata del Brasile, uno slum con una sua banca che fra le mura delle catapecchie ha generato milioni di affamati e migliaia di delinquenti, ispirato libri e film. "Significa Amigos dos Amigos - ci aveva spiegato il responsabile dell'asilo nido che stavamo sostentando - ed e' il nome Matt e Antheadella fazione che controlla il territorio". Per la precisione di un clan criminale che organizza ronde in motorino, gestisce una sottospecie di ordine pubblico parallelo, ad ogni incrocio dispone di vedette che comunicano in codice usando walkie talkie e che non gradisce le incursioni dell'antidroga. Anzi, le combatte a colpi di pistola. Come fanno intendere altri graffiti, i suoi vicoli purtidi demarcano la linha da morte. Matt e Anthea li ho conosciuti cosi', saltellando fra rivoli di fango e imboccando un gruppetto di bambini di Rio de Janeiro, cuccioli privilegiati in un contesto di degrado e violenza. Del Kent lui, di Sydney lei, sposati da tre anni, avevano deciso di riflettere sul loro futuro lavorativo in un ballo sudamericano lungo due mesi. Poi, a maggio, la mail illustrata che annunciava: '...fra l'Inghilterra e l'Australia abbiamo optato per Hong Kong, dove Matt lavorera' come analista per gli americani della Morgan Stanley e gestira' portafogli clienti da 10 milioni di dollari. P.s. Ti sei fidanzato?'. No, Anthe', no...

Il signore che ha progettato i bus notturni cinesi e' un piccolo genio. Ha coniugato la tradizione egiziana dei sarcofagi a quella russa del tetris per ideare un acuto gioco di incastri salvaspazio. Ai piedi di ogni letto le gambe del viaggiatore si infilano in un vano rigido che fa da basamento alla testa del letto anteriore. Parecchio ingegnoso, vagamente claustrofobico e inesorabilmente a dimensione di cinesino. Io ci provo per un po' a chiudere la tibia a libretto, ma alla fine desisto. Li' non c'entro.E sul bus che mi raccatta a Yangshuo non dormo un secondo. Ma e' un bene. Primo perche' ho la fortuna di ammirare la celebre alba di Shenzen, il regno del falso, la cittadina con la qualifica di prima zona economica speciale che a partire dagli anni Settanta ha raggranellato 30 miliardi di dollari di investimenti di aziende estere attratte dall'escamotage della delocalizzazione della produzione e si e' allargata fino a diventare la dimora di 8 milioni (e trecentomila) anime e l'icona dell'espansione urbanistica legata all'impennata econonimica della Cina. E poi nel corso della notte ho pure la possibilita' di avvertire un tizio di Guangzhou che sta inavvertitamente scendendo dal bus con le mie scarpe in mano, 'sto sbadato.

"WOW, allora vieni a stare da noi!". Quando due giorni prima avevo comunicato le mie intenzioni, la replica degli Whitehead era stata istantanea e entusiasta. "P.s. Ti sei fidanzato?" No, Anthe', no... Superata la frontierina sotterranea ("Senta, onorevole doganiere hongkonghese, mi fa il favore di apporre il timbro in quell'anfratto li', che' cominciano a scarseggiare le pag... Come non detto, buona giornata") non mi rimane che seguire piu' o meno fedelmente le indicazioni: trenino fino a Kowloon Tong, metro verde fino a Mong Kok, metro rossa fino alla fermata Central e ('Buongiorno, sir tassinaro, quanto costa una corsa fino al 62 di Robinson Road? Arrivederci, grazie') scarpinata a piedi fino ai piedi del picco Vittoria. Dove arrivo zuppo. Matt e Anthea sono in ufficio, il portiere in livrea ha le chiavi di una casa minimalista e sfacciatamente sbrilluccicante. "Tenga, signor Castelle" (zitto va, che con una maglietta cosi' e' meglio nascondere l'identita'), "L'appartamento e' al trentesimo piano". "L'ascensore funziona, vero?".

Protetta da uno statuto speciale venduto al pubblico dietro lo slogan approssimativo 'Un Paese, due sistemi', a dieci anni dall'annunciato, sofferto e incompleto ritorno alla madrepatria cinese, Hong Kong resta un chicco di occidente alla cantonese. Un granello di cosmopolitismo e senso civico all'inglese nell'area piu' economicamente in ascesa del pianeta. Primo porto mondiale per traffico di navi portacontainer e prima borsa dell'Oriente, la citta' vale piu' oro di quanto pesa la sua dislocazione strategica che spinse l'Inghilerra vittoriana a cercare un pretesto per scatenare le guerre dell'oppio pur di assicurarsi lo scalo migliore per la Compagnia delle Indie. Oggi, appesa ad un limbo istituzionale e identitario, di britannico gli e' rimasta l'organizzazione del lavoro, la guida a sinistra e una spolverata di boria da centro del mondo, anche se tutto attorno c'e' il mare. Che si vede - quando va bene - salendo oltre il ventesimo piano dei grattacieli del potere economico e della finanza speculativa. panorama dal 30° piano di Robinson Road   Fra qui e Shanghai centoventi anni fa fu fondata la banca HSBC, il cui logo compare sui dollari locali e sulla cui affidabilita' punto' anche Saddam Hussein, quando nella filiale di Amman decise di versare i risparmi di una vita. Qui il sindaco e' definito chief executive, la locuzione con la quale altrove si designa l'amministratore delegato di un'azienda. E sempre qui si stanno allungando gli appetiti di Pechino. Risanato lo strappo con il Partito dopo la vicenda della Sars - che qui ha lasciato una proliferazione di mascherine, guantini e precauzioni assortite - oggi il destino di Hong Kong sembra segnato. Non sventolando le velleita' indipendentiste di Taiwan, l'isoletta non verra' ricondotta all'ovile patrio con la minaccia delle armi ma fagocitata col potere dei soldi. Gia' oggi la Cina incentiva le sue societa' a legarsi all'Hang Seng, a quotarsi presso la borsa di Hong Kong, e un accordo bilaterale facilita l'ingresso dei facoltosi cinesi con voglie di shopping d'alto bordo. Cosi' come a Macao affluiscono in massa quelli affetti dalla sindrome del gioco d'azzardo. Come conseguenza di questa reciproca attrazione fatale, di imperfetto oggigiorno ad Hong Kong c'e' anzitutto la democrazia. Il Parlamento e' eletto solo in parte dal popolo, il resto e' espressione di corporazioni di lavoratori e di uomini di affari sui quali gravano sempre di piu' l'ingerenza, le intenzioni e soprattutto i metodi di Pechino. Liberticidi e intimidatori.Guarda, questa è Hong Kong! "Guarda,
questa è Hong Kong!", mi urla una no global locale che protesta davanti alla sede dell'autorita' monetaria. In tutto sono otto. Meno dei poliziotti e degli steward che impediscono il passaggio e l'esposizione di cartelli che rivendicano la cancellazione del debito dei Paesi poveri, lo stop delle privatizzazioni dei pubblici servizi e dei progetti distruttivi per l'ambiente. Il tutto contenuto in una missiva indirizzata a mister Olaf Unteroberdoerster, il rappresentante del Fondo Monetario Internazionale residente nella suite al settantanovesimo piano del grattacielo al numero 8 di Finance Street, lo stesso dove lavora Amaury, l'enfant prodige della BNP che a ventisette anni ne ha gia' alle spalle due di esperienza a Taiwan, uno qui e soprattutto due giorni a Dunhuang con me.

"Ciao, io mi chiamo Lucky e anche tu sei fortunato" (simpatico, ammazza). Poco dopo, un cupo ragazzotto del Punjab mi avvicina mentre sto archiviando l'insostenibile leggerezza su una panchina del porto, dalla quale i contorni della penisola di Kowloon e la sagoma di quel che sara' il terzo edificio piu' alto del mondo sono sfumati dietro una foschia che peggiora col passare delle ore. "Posso sedermi?" (certo, fratello). "Tu hai un grande cuore e una splendida testa"(si', per non parlare delle qualita' nascoste). "Sono uno studente di scienze astrologiche" (medicina no, eh?). "Questa e' la foto del mio padre spirituale" (quanto costa al grammo, quella roba?). "LuckyIo vedo l'aura di fortuna attorno a te" (e' pure pesante, allora...). "Sei una persona che vive amando; e di notte il tuo cervello non risposa ma si libra come una farfalla" (facciamo un caterpillar). "Sei fidanzato?" (Moretto, ti manda Anthea, vero?). "No?!? E' perche' ti piacciono gli uomini?" (Ho capito, ti manda Lo Monaco...). "Io vedo che c'e' una donna che ti pensa intensamente, giorno e notte" (Dev'essere mia madre, soffre di insonnia). "Che troverai l'amore e avrai tanto successo e denaro" (questo e' il futuro, invece nel presente quanto vuoi?). "Vedo dalla linea della vita che vivrai 85, forse 90 anni" (con quello che me sto a mangia' se arrivo a 70 e' grasso che cola)."E che nel prossimo mese la tua vita cambiera' con tre avvenimenti eccezionali". Questo lo so pure io: a Bangkok arriva Manu' con quattro libri, le infradito da spiaggia e il mio deodorante preferito. Non chiedo altro.

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Matt e Anthea sono preoccupati come tutti noi:-0 E visto che ti e` stato predetto che ci saranno tre avvenimenti importanti a breve...e Ammmoore e fortuna...io non penserei alle infradito, ai libri e al deodorante...volerei piu` in alto con la fantasia...
Comunque qui ci sono tante mie amiche che ti devo anocra presentare. e poi cambiero` lavoro a breve, quindi anche nuove colleghe...
Ma quindi Dan LM pensava che ti piacessero gli uomini? Non me lo sarei mai aspettato.
Hai letto che vorrei venire a Kamarina l'estate prossima? Sarai contento:-)
Ultima domanda: ma come cavolo hai fatto a scrivere il cognome di quell'Olaf??
p.s. Honk Kong sembra NW
p.p.s.non casca' nella trappola delle massaggiatrici...
Chiara Zucc

Anonimo ha detto...

ma come mai fai tanti incontri strani e mai uno normale? Te lo sei mai chiesto? altro che insonnia!!!

Anonimo ha detto...

no, no, cascace nella trappola delle massaggiatrici... magari poi esci.

Anonimo ha detto...

Approposito di massaggi Da', dalle parti di Kunming potresti incontrare questa indigena... http://www.youtube.com/watch?v=0saydSmRo4c, dagli un'occhiata da vicino, se ne parla un gran bene.

Anonimo ha detto...

gran bel post!
Fabrizio

Anonimo ha detto...

Accidenti! Amore, tanto successo e denaro!! Il tutto sino alla soglia del secolo!!!

Caro Castaldo non c'è più alcun dubbio: per ottenere rivelazioni di tal fatta (per di più gratis...) valeva davvero la pena arrivare sino ad Hong Kong.

Per il prossimo mese occhi ed orecchie ben aperti, mi raccomando...

Alessio

P.S.
Ammesso che ti stia chiedendo chi caspita io sia (e, soprattutto, che te ne freghi qualcosa...) preciso: non ci conosciamo. Magari quando (e se) torni colmiamo tale imperdonabile lacuna (ma prima, per rassicurare Lo Monaco, informiamolo che anche a me piacciono solo le donne...massaggiatrici comprese.).

Anonimo ha detto...

Vedo che ho dato la stura a una serie di interessanti post e disinteressati consigli...Ragazzi, Dario e` incorruttibile...a un massaggio preferirebbe vivere l'alba commentando un libro magari...o magari contemplare in silenzio la meraviglia che lo circonda...
Comunque condivido il consiglio...occhi piu` aperti del solito...magari inciampi nell'AMMMOORE.
Chiara

Anonimo ha detto...

"preferirebbe vivere l'alba commentando un libro magari..."

magari, no...
magari je piace fa fick-fick...

Anonimo ha detto...

se usi "sbrilluciccante" e/o "sbrilluccicoso" devi pagare i diritti d'autore ;)

p.s. lo so, lo so che devo tacere, ma poi mi si presentano queste occasioni! :) :)

p.p.s. cia fahm! in particolare auguri di buon compleanno e un bacio alla pupetta

Anonimo ha detto...

Chiara: tra un'alba e un libro un massaggio non ha mai fatto male a nessuno.

Se poi il Castaldo inciampa anche nell'AMMMOORE tanto di guadagnato.

Vorrà dire che i quattro libri di Manù dureranno di più...

;)

Alessio

Anonimo ha detto...

Alessio, sarei d'accordo con te se non conoscessi bene l'austerita` del nostro amico viaggiatore...

E i libri spero che gli durino il piu` possibile...in viaggio sono un tesoro e una ricchezza inestimabili.
Chiara Zucc

Anonimo ha detto...

Chiara, a parte gli scherzi, concordo pienamente con te.

E mi associo alla tua speranza...in fin dei conti (spero lui non me ne voglia) il viaggio di Dario è anche un pò il viaggio di tutti noi che, virtualmente, lo seguiamo...

Anonimo ha detto...

carucci chiara e alessio...

castà, secondo me l'astrologo te se voleva rimorchià...

Anonimo ha detto...

Hai ragione Alessio...tutti noi abbiamo sognato di fare un viaggio cosi`.
Amore, non ti ingelosire:-)

Buon weekend...baci a Dario!!
Chiara Zucc

mauro ha detto...

ATP master series di Madrid:

Fernando Gonzalez-Juan Monaco:
6-4, 6-2
Novak Djokovic-Juan Carlos Ferrero:
6-3, 2-6, 6-4
Mario Ancic-Paul-Henri Mathieu:
6-4, 6-3
Roger Federer-Guillermo Canas:
6-0, 6-3.

Anonimo ha detto...

Sul serio, Giancarlo, non ti ingelosire...lo sai che Chiara non riuscirà mai a portarmi via da te!!! ;)

P.S.
Oi ragazzi, mi raccomando, si scherza eh? ;)

Dario ha detto...

Dario è tornato nella Cina dove abbonda la censura sul web... lo leggeremo poco se non per niente... per un po'.

Dario ha detto...

Salute, Alessio: debutto col botto!
Jopek, grazie per il pensiero, ma accedere a YouTube su questo pc e' impossibile come farsi fare 4 gol dal napoli in casa (quanti ce ne ha sulla coscienza, Chivu? ;)
Chiare', certe cose clamorose tipo che Hong Kong "sembra" New York e' meglio scoprirle a 31 anni e mezzo che mai ;)
Quanto al cognome del prof. Olaf, mi sono semplicemente fatto dare una copia della lettera che gli otto no global volevano recapitargli. Dulcis in fundo i temi ameni tanto cari ai twinghi e ai banali: i massaggi casomai li faccio (...) e cmq visti i precedenti ormai mi fido piu' dell'indiano che di te ;)

Anonimo ha detto...

guarda che S. Francesco non rientra tra i miei Santi preferiti e mai mi sognerei di coinvolgerlo nelle tue diatribe- se, comunque, ogni cosa deve essere motivo di censura o di osservazioni ironiche ed, a volte, anche offensive, mi guarderò bene non solo dallo scriverti, ma anche dal leggerti- nella vita non ci sei solo tu ed io devo pensare molto a me stessa-stop-nessuna replica.

Anonimo ha detto...

Per tua conoscenza so perfettamente che non si raccontano gli incontri "normali" E LA MIA VOLEVA ESSERE UNA SOTTOLINEATURA DEL TIPO DI QUELLE CHE OGNI TANTO TI FA IL fULIPPO: EVIDENTEMENTE IO NON SONO ABILITATO- PRENDO ATTO