Insomma, il punto non e' che ho paura di volare. E' che le strade sono la cartella clinica di un Paese. Se le impari a leggere ti dicono piu' dell'albero genealogico, del conto in banca e dell'oroscopo. Attraversare una nazione via terra, abbracciare con gli occhi i campi coltivati, le piazzette dei paesini, le rive dei fiumi, i carretti trainati da buoi o da esseri umani, i ponti a sei corsie o quelli arrugginiti, le stazioni di servizio automatizzate o le baracche di legno che di giorno fungono da posti di ristoro e di notte sono il riparo di intere famiglie, significa osservare come e di cosa vive la sua gente. Ci sono mondi che ancora si fondano sul settore primario, nei quali la maggior parte della vita si svolge lontano dai centri abitati.
Percorrere le arterie automobilistiche significa anche toccare con mano le infrastrutture di un Paese e avere un primo assaggio del tenore di una popolazione. Dato il costo della manutenzione della rete viaria, lo stato del manto stradale e' spesso uno specchio delle disponibilita' del governo o del suo interesse per i cittadini. Dato il prezzo delle auto - equiparabile a qualsiasi latitudine - il parco macchine e' un riferimento parziale ma fedele del potere di acquisto dei salari. Tutte indicazioni che gli aeroporti e il centro delle citta', nella loro omologazione, raramente forniscono. Ma c'e' di piu'.Lo stile di guida della gente ti racconta del senso civico, dell'osservanza delle regole, del rispetto per la vita altrui e del grado di attaccamento alla propria. Condividere i disagi della gente, infine, consente di andare anche oltre. Di sfiorare il modus pensandi. Ieri, alla trentunesima ora di un viaggio, ho chiesto ad un ragazzo se per caso il nostro bus fosse in ritardo. Mi ha risposto "su cosa?".
Perche' percorrere un Paese dal basso significa anche saggiare come viene percepito il rapporto fra spazio e tempo, fra ideale e reale. E poi come si interiorizzano le regole non scritte e ci si adegua. La base della mentalita' di un popolo, insomma. Viaggiare via terra ti regala questo. E poi paesaggi mozzafiato.
Per questo salire un barcone a Sekupang e ritrovarmi in un giorno a Jakarta mi sembrava un'occasione mancata. Di fronte, a 5 ore di mare, c'era Sumatra, un'isola estesa una volta e mezzo l'Italia. La sesta piu' grande della Terra. Cosi', mentre il battello attraccava a Batam, c'ho ripensato. Seduto ad una tavolino di plastica del porto ho scambiato qualche risata con quei bastardi di Nodin e Tagor e ho deciso di prendere l'Indonesia alla larga. Molto alla larga. Le scorciatoie stanno alle soluzioni complicate come il cioccolato al cacao. E' questione di gusti e di principio.
La prima cosa che ho capito di questo Paese e' che se dai credito a tutte le ragazze che ti definiscono handsome va a finire che ci credi. La seconda e' l'assoluta inutilita' della domanda : "A che ora arriviamo?". Ho impiegato un giorno per lasciare Nagoya e la sua aria da malsano posto di frontiera zeppo di gente venuta da Medan dietro il richiamo degli yen e dei dollari degli uomini di affari giapponesi e singaporeani in visita sessuale e poi costretta a bighellonare tutto il giorno perche' i pochi stranieri se ne stanno reclusi nei resort. Quindi ne ho impiegato un altro per andare da Sekupang a Bukittinggi. Al porto di Batam mi avevano garantito che sarebbero bastate 12 ore. Invece per attraversare i monti Barisan me ne sono servite 21. Eppure qualche buontempone in vena di eufemismi ha battezzato trans-sumatran highway quella timida colata di asfalto zigzagante che striscia nel cuore della giungla che ospita tigri, oranghi e tapiri, ampi fiumi marroni e palme alte come palazzi di cinque piani. Qui la natura non e' ne' salvaggia ne' lussureggiante. E' esagerata. Sull'isola piu' devastata dalla furia dello tsunami nasce un fiore - la rafflesia - largo come un 33 giri e spesso come un guanciale, sono stati trovati insetti lunghi cinquantaquattro centimetri, ha sede il lago Toba, la piu' grande caldera vulcanica del pianeta e, fra gli altri, abita il Krakatoa, la cui esplosione del 27 agosto 1883 fu udita fino a Perth e genero' un'onda alta 40 metri che fece vittime anche lungo le coste della penisola arabica. Tutti primati mondiali. A Sumatra la natura ha sempre qualche argomento contro il fondamento antropocentrico di questo globo. Percio', scendendo sotto la linea dell'equatore, io mi sarei umilmente accontentato di visionare il cambio di direzione nel risucchio dell'acqua negli scarichi. Ma a Bukittinggi ho trovato solo un bagno alla turca. E nella periferia di Pekanbaru, dove ho trascorso svariate ore in attesa di un bus di ricambio, i bisognini si fanno solo all'aria aperta.
A Bukittinggi piove che Dio la manda. E come in tutte le nazioni che non si decidono a percorrerla, quella famosa via dello sviluppo, qui dal cielo sembra che cada terriccio. Le strade si riempiono di pozzanghere di melma, figuriamoci i sentieri di collina come quelli che imbocco per andare al villaggio di Koto Gadang nonostante gli avvertimenti dei locali. Mi mettono in guardia, dicendo che e' pericoloso, nei fatti rimedio due strappi in motorino gratis e senza neanche domandarli. E poi li' conosco Imel. Il 5 novembre scorso, giorno del suo compleanno, l'epatite le ha portato via il fratello Roni, e quando mi saluta - Hallo mister! - come tutti i suoi connazionali, negli occhi ha ancora i segni della prima visita al cimitero. Imel mi invita a casa sua, per ripararmi dalla pioggia, per offrirmi un amaro te' al gelsomino e per presentarmi la madre, la zia, la nonna, la sorella minore e l'unico fratello rimasto. Di Roni mi dice che amava suonare la chitarra e che una volta ha lavorato presso un signore che nel cortile allevava un coccodrillo. Mi mostra anche la foto del rettile, il quale crescendo ha finito per mangiarsi il cane del signore. Poi guarda le mie foto, e quando ha esaurito gli oooh mi chiede di prometterle che quando tornero' a Bukittinggi andro' ospite a casa loro. Il massimo che riesco a dirle prima di commiatarmi e' insciallah.In partenza il contachilometri del bus che intende portarmi a sud segna 697.400. E a giudicare dallo stato della carrozzeria potrebbe mancare anche un 1 davanti. Non c'e' il posto del bigliettaio, ma la somiglianza con gli Atac verdi degli anni Settanta e' impressionante, e anticipa che di sedili reclinabili e poggiatesta non se ne parla. Di un check-up prima della partenza neanche. Fra rottura (e riparazione) dei freni, della cinghia di trasmissione, di uno pneumatico maciullato e di qualche altro pezzo del motore, dopo 4 ore abbiamo macinato dodici chilometri. Nella lista delle cose che la strada insegna aggiungo la pazienza. Quando comincia a fare buio scopro con piacere che l'unica lucina che funziona e' quella sopra la mia testa. Il che e' un bene, perche' posso leggere fino ai primi accenni di voltastomaco. Ma e' anche un male, perche' proprio li' dove avevo progettato di appoggiare la tempia sinistra si intensifica il viavai di scarrafoni cornuti. E il cuscinetto gonfiabile s'e' bucato. Prima ancora che Sumatra cominci scorrere sotto le ruote del mio bus economi class ho l'impressione che posso estrarre dalla naftalina l'aggettivo allucinante.
Per andare da Windhoek a Maun c'avevo impiegato tre giorni. Ma li' il mezzo si era proprio scassato e, rintanato in una fattoria al confine fra Namibia e Botswana, mi ero almeno divertito a dar da mangiare carne di asino ad un leopardo, a stuzzicare un caracal e a intrattenermi di notte con i boscimani e le loro leggende. Qui invece gli intrattemimenti scarseggiano. E il tragitto dura 42 ore. Finche', nella migliore tradizione di Side, Batumi, Ashgabad, Samarcanda, Osh, Bangkok, Bukittinggi e compagnia, alle tre di notte il bus scarica me e i miei ossicini pronti per una partita di shanghai in un piccolo terminal alla periferia di Jakarta, la piu' caotica megalopoli del sud-est asiatico. E all'alba del centocinquantesimo giorno di viaggio, con sulle spalle circa 600 ore di spostamenti e uno zaino avvolto da una croccante crosta di fanghiglia rappresa, mi adagio su un lenzuolo bucherellato di Jalal Jaksa. Giusto in tempo per il muezzin delle quattro antimeridiane.
P.S. Aggiornato il file del dario-percorso con GoogleEarth, aggiunta una nuova performance del capitolo What's my name again?... ed altre piccole sorprese all'interno delle sezioni DarioTube, Dario Bazar, raggiungibili attrverso il link JourneyMen...
59 commenti:
ma quali lamentele.......la prossima volta vengo con te.....
Apprezzo particolarmente questo tuo breve messaggio:-)
Buona strada amico, spero di leggere tue news lunedi` mattina appena arrivo al lavoro.
Ti voglio bene.
Chiara Z.
Buon cammino e attendo tue notizie...
Quindi, anni di Radio... li giudichi ininfluenti ai fini del deperimento cerebrale?
Hello Dario,
This is my own blog, wonderfoul pictures,stetic space, and for the litter could read, greats posts.
Felicidades!
accetto la responsabilità per i peggioramenti ma anche per i pallidi miglioramenti che sono ben più difficili da ottenere! ;)
Sono Carlo e rispondo a Federico. Grazie intanto per aver accolto quanto ho detto come un motivo di dibattito. Non ho molto da aggiungere alla tua definizione di viaggio che trovo perfetta: "vedere con i propri occhi quello che c'è al di fuori dei normali confini che ognuno si dà".
Sui libri provo a contribuire: la collana "il cammello battriano" a cura di Stefano Malatesta è a mio modo di vedere splendida. Su tutti, due titoli: "Passaggi a Oriente" di MacLean e "Sabbie arabe" di Wilfred Thesiger.
A Dario dico: non volevo mettere in dubbio la perfezione dei tuoi genitori e della o delle tue ex. Solo parlare della differenza tra un viaggio e una vacanza. E criticare il modo in cui parli di tutte queste donne che ti circondano, ti cercano e a cui "resisti".. mi è sembrato un po' autocelebrativo e inelegante, tutto qui.
@ Carlo: moooolto inelegante e velato di una certa saccenteria un po'indigesta! secondo me si tratta della sindrome maschile del "galletto nel pollaio" a cui pochi uomini resitono ;) Per quanto riguarda i libri, hai letto "In viaggio con Erodoto" di Kapuscinski? Lì si parla di un viaggiatore che non è nè un turista nè un benefattore ma che, secondo me, o almeno spero, si avvicina molto al protagonista di questo blog.
Buon Viaggio......
Attendo di leggere i tuoi prossimi post, sicuro di provare stupore per quello che stai facendo e , non lo nego, anche un po' di invidia.
Ti saluto con l'augurio che tu possa avere il tuo cammino sempre libero.
A rileggerci.
Luca C.
"mi è sembrato un po' autocelebrativo e inelegante..."
Ma pure fosse?
Stai leggendo il suo blog, mica in New York Times...
Certo, ora lo scenario è tutt'altro, con motivi di dibattito di cotanta sostanza...
Mother!!Mi dedico alla nutrita figliolanza full-time e mi perdo il signor Carlo(quello della Gialappa's era un po' piu' simpatico!) e la di lui querelle???Mai avrei pensato di irritarmi tanto,ma forse i tre figli mi rendono piu' suscettibile del solito.Comunque,mettiamola cosi',caro Carlo.Io faccio l'assistente di volo da 10 anni e scesa dall'aereo ,vado in vacanza.Occhiali scuri,sguardo distratto ovunque mi trovi nel mondo,voglia del mio fantastico king-size pulito e profumato per dormire,pregustando la mega colazione della mattina dopo e poco altro.Io non viaggio, faccio su e giu' per il mondo,mi pagano per farlo ed è ben diverso.(Dario...Sei gia' INORRIDITO??).Invece, Dario viaggia,anche imponendosi ritmi e standard che spesso non tutti comprendono,io per prima.Ma ti posso assicurare,Carlo, che se conoscessi lui,i nostri genitori,un po' del nostro passato e ,in particolare,della testa di mio fratello, useresti toni e parole differenti.By the way...CAROLINE FORRESTER,8 mesi oggi, 2 denti!Ma dire "MAMMA" ,manco se la paghi!
Mattia,bravissimo a scuola e Andrea oggi mi ha detto che da grande sposera' una bella "come questa"."Questa" è la Satta.Melissa.Zucchina quanto vuoi,ma sull'estetica non si discute.Baci MAILA
Hai visto le foto che ti ha mandato Graziano?Mattia ha un dente ogni tre quarti d'ora...Baci da tutti,Graziano compreso che inveisce contro il divano che i tuoi nipoti hanno distrutto a suon di salti e che lui sta riavvitando..HI HI HI...!!!
La prossima volta vengo con te pure io. Ormai controllo questo blog con piu' frequenza della mia mail.
Buon viaggio
Carlo, anzitutto scusa il ritardo nella risposta. Ero in viaggio. E prima di partire il sistema di Bukittinggi non mi ha dato modo di replicare. Peggio per me. Sono passato pure per fuggitivo e mi sono rovinato il viaggio piu' di quanto si sia rovinato da solo. Perche' avendo letto la tua critica prima di questa 42 ore turistica, fra una cosa e l'altra c'ho pensato e non c'ho dormito (questa dovrebbe essere una battuta: non avrei dormito lo stesso :). Vabbe'.
Purtroppo la mia capoccia funziona davvero male e col tempo ho smarrito ogni capacita' di sintesi. Nel tentativo di risponderti, la testa ha divagato fino a farmi ricordare come non mi piacessero gli 8 in scienze solo perche' tramite me la prof. - pace all'anima sua - voleva risarcire mia sorella per dei torti subiti da altri professori.
Come vedo ri-divago. Il punto e' che avrei talmente tante cose da dire che non so da dove cominciare. Butto li' sommariamente, ma chiedo scusa in anticipo per la superficialita' e la parzialita'. Appena chiudero' mi verranno in mente altre cose. Ma spero che avremo modo di parlarne, magari via mail, magari di persona.
Intanto non mi son mai definito viaggiatore soprattutto perche' non mi piacciono le etichette. Mi ci definiscono gli altri - quelli che incontro ogni giorno e che (come ho fatto trapelare) soprattutto da Singapore in poi spalancano la bocca come se avessi inventato la macchina del tempo. Non la vedo cosi' epica, sinceramente. Comunque dariodiviaggio e' un "pun" che attiene soprattutto al diario. Pensavo si capisse. Cosi' come si capisse che - deformatio giornalistica - scrivere sotto "scritti e scatti di dario castaldo" era ripetizione, cioe' errore pagabile con multa. Dopodiche' si', c'e' un sottile gioco di riferimento incrociati, ma non fra il dott. e la sudatissima laurea (sai lavorando, viaggiando...) bensi' fra il dott. e il proverbio fulfulde accanto.
(stracacchiarola: stanotte mi son perso il bellissimo segnalibro sul bus! Voglio mori')
Viaggiatore e' uno curioso, che si adatta a tutto e che parte senza programmare. E molto molto altro. Ma se uno a 31 anni avesse visto il Togo, l'Oman e il Suriname ma non Machu Picchu, la Grande Muraglia e il Kilimangiaro forse piu' che viaggiatore lo definirei uno dai gusti discutibili. Questo perche' "sarei viaggiatore se avessi visto i posti in bianco" cosa sulla quale concorda miss canada). Personalmente forse rimediero', nel senso che ho in animo di tornarci, in Africa. Il fatto e' che quel continente restera' quel che e' ancora a lungo, mentre tutto il resto del mondo verra' presto sommerso dal cemento. Mi premeva vedere il resto prima che cambiasse troppo. E poi in Africa ho avuto qualche esperienza sinceramente traumatizzante. Tipo ritrovarmi a piedi davanti ad un leone - anzi due - e di notte unico bianco in una stazione nera nera nera e incazzata incazzata incazzata. Ci tornero' per tanti motivi. Uno e' che la percezione del rischio evolve. Ed e' talmente soggettiva che Vittorio ha definito Bangkok un inferno. Per me era Pienza. Magari il suo racconto di viaggio ti affascinerebbe e finiresti per definire lui un viaggiatore vero.
Io non calco la mano primo perche' e' raro che mi senta davvero in pericolo e poi perche' piu' importante di stupire qualcuno c'e' non far preoccupare nessun caro. Per tre settimane, in centro asia, pensavo di essermi preso qualche malattia della pelle, tanto passavo le notti a grattarmi e le mattine sotto le docce gelate. Non l'ho scritto sul blog, ma rimediero' nel best sellers per amici.
A proposito... forse nel formulare i tuoi giudizi fai l'errore di pensare di leggere un libro. Qui io scrivo in presa diretta. Il che significa alcune cose:
1. Limitato accesso a fonti storiche e cartacee. Qualcosa ho letto prima e da Roma mi son portato alcuni libri - almeno fino alla Cina, che in partenza era gia' una chimera. Ma la mia memoria e' limitata, la superficialita' delle valutazioni e' inevitabile. Ne leggero' altri al ritorno. In genere chi scrive un libro ha tutto a portata di mano. A partire dal tempo. Io mi stupisco sinceramente che nessuno mi abbia ancora bacchettato per gli errori grammaticali. Senza dizionario potrebbe capitare.
Sulla superficialita' concordo. Immagino sembri una scusa risibile il fatto che a Singapore ho smarrito il quadernetto di appunti, per cui gli ultimi due post mancavano di quelle immagini fresche che raccontano meglio della memoria. Cosi' come immagino che tu sappia che in un viaggio di 5 mesi e' impossibile dotarsi di una documentazione cartacea soddisfacente su tutti i posti. Io ho selezionato per ragioni comprensibili il caucaso e la via della seta. E il caso ha voluto che proprio il giorno prima che scrivessi il tuo commento, su uno scaffale di un bar io abbia trovato un libro di un professore della Sorbonne, Hugues Tertrais, sul sud est asiatico. Me lo sono accaparato subito e l'ho gia'; cominciato a leggere. Dopo aver messo le mie percezioni all'umile confronto coi libri di thubron, terzani e rampini in futuro copiero' lui. Cosi' la colpa sara' di Tertrais...
2. Il blog e' un blog. Destinato a non farmi portare dietro diaridiviaggio (toh!) e a farmi risparmiare tempo al ritorno. Sai che palle raccontare dieci mesi di storie ad ognuno dei tuoi amici, sapendo che poi tutto - comunicazione e ricezione - sara' parziale? Non ho fatto pubblicita', non proporro' nessun manoscritto a nessun editore (a meno che non me lo chiedano, chiaro...), se questo puo' mitigare la tua sensazione di avere a che fare con un megalomane.
3. Ribadendo la sensazione che qualcosa - i Bebo, i Pamir, ecc. ti sei perso - a due amici che mi scrivevano in privato un mese fa dicevo che il rischio maggiore nel mese successivo sarebbe stato incrociare troppi italiani (non ce l'avevo con te ;). E' limitativo giudicare un viaggio in base ai rischi cosi' come in base al budget. Cosi' come in base a quel che scrivo qui. Soprattutto quando si parte dalla Thailandia e da Singapore, quanto d imeno stimolante io trovi sulla faccia della terra. Ma per andare in Nuova Zelanda la strada e' obbligata. Ovviamente il futuro - passata se Dio vuole l'Indonesia - sara' altrettanto piatto, te lo dico in anticipo. Potresti leggere di settimane su isolette e di settimane in sale stampa tennistiche. Non oso immaginare cosa potresti dirmi allora.
Dopodiche' oltre al viaggio tu giudichi la persona a partire da qualche input sommario e - se mi permetti sommariamente capito. Percio' in teoria qui sarebbe ancora piu' lunga. Anche perche' i tuoi giudizi mi son sembrati un po' acidi ("cercati un lavoro"??? da uno che ha il cuore e le palle di fare volontario? E a me che ho lavorato pure per pagarmi il mio primo biglietto inter rail? Bah... ma forse era tranciante per me. Chi in genere si inalbera per i giudizi trancianti non si e' espresso, anzi) e superficiali.
Esempio a caso> i tuoi colleghi te lo confermeranno - BEEN THERE, DONE THAT e' un detto che nasce dalla comicita' inglese. Per me in un certo senso e' un modo per avvolgere la mappetta autocelebrativa in una patina di leggerezza autoironica. A proposito della quale, se mi conoscessi e/o avessi letto davvero tutto, forse capiresti che ritengo il mio rapporto con le donne talmente tragicomico che non mi resta che riderci su. Una delle prime cose che ho scritto su questo viaggio riguardava i preservativi. Forse t'e' sfuggita. E le battute sono talmente dirette (anche) a me che Benedetta (ciao Bene! :) mi ha intimato di smetterla con "questo sfigatismo".
Ogni volta pare la ricerca della via di mezzo sia il modo piu' rapido per per beccarsi critiche dappertutto, invece che per avvicinare gli opposti. Ad ogni modo, qui ho pazziato. Potrei dirti che un lavoro me lo troverei pure, ma il problema e' che non so fare niente. BENE, intendo. Me la cavo discretamente con i massaggi, le foto e le volee' basse di rovescio. Ma solo relativamente al fatto che sono un autodidatta. E non ci si vive.
Dopodiche' ci vediamo a Roma e ne parliamo.
(questa in teoria avrebbe voluto far ridere Manu', il problema e' che scrivo tutto cio' per amici, conoscenti e parenti, quindi o ti unisci al gruppo...).
Cazzarola. Un bacione alla signora Egeste, a Chiaretta, a Maria Ines e un grazie a Snekar, a Mauro, a Luca C, a Lupo Solitario.
E al solito impareggiabile Bobo.
"Ciao Arva', scusame, ho fatto tardi... Che me dici, com'è stata la partita?"
"Sta bbona Marì... e chi l'ha vista. Ho passato tutta la serata pe' acchiappa' 'na mosca fastidiosa"
ciao castà, complimenti x la pazienza, ed anche x le argomentazioni della tua risposta. io avrei risposto in altra maniera...d'altra parte sò zotico.
oddio veramente l'ho fatto ma magari nun se n'accorge nessuno...
nisii dice che il 25 giugno ha da fare e vole sapè se lo puoi sostituire x la rassegna stampa.
E` bello arrivare al lavoro e trovare tanto di te. Letto cosa pensi dei viaggi di terra, letto del tuo viaggio sul pulman un po' vecchiotto in compagnia degli scarafaggi e del voltastomaco, letto dei tuoi incontri, degli occhi e dei visi che ti circondano, letto la tua risposta a Carlo e della preoccupazione di una malattia della pelle...ora posso iniziare a lavorare:-) Prima che torni devo trovare una casa editrica che mi assume, te lo chiedo io il manoscritto:-)
Baci
Chiara Z.
Amore, io me ne accorta...ma non sei zotico, sei diretto:-) E secondo me l'ha letto pure Dario....
Chiara
...Bra.Hai scritto quello che volevo scrivere io.Ma hai fatto meglio a scriverlo tu.E' vera l'analisi sulla tua bocciatura al colloquio in Az.Uno che ha girato mezzo mondo,ha anni di attivita' (para attivita',sub attivita',progetto attivita',ma pur sempre attivita')lavorativa alle spalle e una discreta cultura personale , non è papabile per fare l'assistente di volo.Si ricercano ventenni,bellocci, che parlino inglese e,aggiungo io, anche un po'd'italiano (non guasterebbe...),possibilmente lobotomizzati o mononeuronali.Io?? Ci sono capitata per caso, me lo sono tenuto e va bene cosi'.E questo te l'ho detto mille volte.Certo,quando 8 anni fa la mia ,allora , super capa degli assistenti di volo (dotata di MEGAPOUFF in pelle umana di a/v),nel chiuso del suo ufficio mi confido' che se avesse avuto tutti aa/vv come me,lei avrebbe fallito nella sua missione di "appiattimento cerebrale completo della categoria"...ho tirato un sospiro di sollievo.E andiamo!
Sidney citta' numero uno al mondo per qualita' della vita,nonchè per gli stipendi,piu' alti che a NY.Non vorrai mica tornare nella patria del "mortadella " e del "cavaliere"?VEROOO???
Maila
.
Ciao Dario, volevo solo dirti che i tuoi "amati" USA hanno strapazzato la Russia in finale di Davis......
A prescindere dalle polemiche, ben accette e stimolanti, ho apprezzato, e lo consiglio a tutti i visitatori amici e non, la new JOURNEYMEN/Dario_Tube: chicche come il ballo o il party kyrgizo sono un toccasana giornaliero.
Aspetto con impazienza il fine costruzione della pagina Dario_Bazar.
P.S.: Grazie BOBO.
Fulippo, condivido...gia` fatto i complimenti a bobo per le nuove sezioni.
Dario bello, il latte di yak era buono? sentire la tua voce mentre riprendi tutto il ben di Dio e le nonnine Kyrgize e` troppo bello:-) Questo tuo blog di viaggio mi sta facendo conoscere tua sorella: Maila, sei una forza della natura.
Baci a tutti
Chiara Z.
Obrigado, obrigado...
Ma aiutateme a trova' un editore... se Dario continua a girare a piede libero il carico di lavoro potrebbe risultare fatale per il sottoscritto.
Comincio ad avere un'età.
;-)
Snekar - Se ci sara'...
Mauro - Che' fra Putin e Bush...
Chiara - Il latte di yak era una vecchia conoscenza mongola. Percio' l'unica riconoscibile su quel tavolo.
Zotico - Nisii ha mica specificato l'anno?
p.s. Non c'entra niente, ma fra i quindici pensierini grazie ai quali anche stamane mi son svegliato prima delle 7 spiccava il seguente: se per caso anche quest'anno si arrivasse secondi sbaglio o sarebbe la quinta volta nelle ultime sette stagioni? Manco Toto Cutugno...
ma dormi la mattina presto....
Comunque si`, sarebbe la 5, le altre due abbiamo vnto lo scudetto e siamo quasi andati in serie B:-)
Comunque quest'anno la prima dopo la sosta natalizia e` a Bergamo, come nel 2001....
Lo zotico ti rispondera`:-)
baci
Chiara Z.
certo Castà, nisii ha specificato: 2008.impegno inderogabile. pensi di farcela? o starai ancora a cazzeggià per il mondo?
Una ragione in realta' c'era. Ho scoperto che su un giornale indonesiano i pezzi sul calcio italiano sono firmati coi nomi dei giornalisti della Gazzetta. Ho pure fotografato la pagina. C'e' la "Kolon" di Candido Cannavo' - con tanto di fotina sua - il titolo di oggi e' "Catania dan Bergamo - Diselamatkan Anak-anak". L'ultima parte m'e' sfuggita, perche' e' tutto rigorosamente in indonesiano. E poi ci sono le firme di Cecchini, della Bocci ecc. Quelli della Gazzetta lo sanno?
p.s. secondo il giornale Rosella Sensi ha detto: "Saya hanya memikirkan tim sayadan tugas selanjutnya melawan Cagliari". E poi ha parlato di Totti dicendo ("saya sanang dia pulih..." ecc.)
Ah... e se Zichichi e' lo Zichichi di Casperia che penso io, piu' che la radio dovevo aggiungere un paio di anni di liceo a dividere il banco con un potenziale criminale.
Fuli', Bobo c'ha posta per te ;)
(Rosella Sensi ha detto: "Saya hanya memikirkan tim sayadan tugas selanjutnya melawan Cagliari". E poi ha parlato di Totti dicendo: "saya sanang dia pulih..." ecc.)
Tutto vero Da', io c'ero.
Non ricordo se la domanda era di Fallica in francese o di Limiti in portoghese, ma la risposta è stata quella.
ps. Fulippo da mo' che ha fatto... mica dorme come te.
Tra piacevoli scambi sul blog, mail in privato e comunicazioni criptate sotto forma di slang indu_afro_sicolu_ese bisogna fare attenzione a cosa, come, dove e quanto si dice ... spesso mi perdo.
Per altro ... ogni tanto bisogna anche lavorare!!!
"Nel tennis scommettere è routine"
Lo denuncia anonimo tennista italiano
Sulle pagine di Repubblica, la confessione di una "gola profonda" del tennis, un italiano di spicco, pare, che vuole restare anonimo, ma denuncia la situazione scommesse nel mondo della racchetta. "Scommettere nel nostro sport è una regola, Noi azzurri lo facciamo solo per partite sicure, russi e spagnoli lo fanno sui loro match. E' più facile scommettere nei tornei di seconda fascia, nei Challenger piuttosto che negli Atp".
La "gola profonda" in questione è un giocatore di prima fascia, uno di quelli dal cognome altisonante per il tennis italiano, ma che preferisce mantenere l'anonimato per denunciare che nel tennis, le scommesse sono all'ordine del giorno per un vero e proprio business che fa girare svariati milioni di euro.
Per tirarti su il morale...
La kolon di Cannavò è uscita in indonesiano anche in Italia...Gli abitanti del luogo,lette le parole della Sensi,hanno commentato:"Rosellì,ma er progetto?".Ultime dal Cagliari: domani giocherà senza Parola....bè almeno eviterà ammonizioni per proteste!-Mutu ha dichiarato:"non potrò mai giocare con Parola,ma mi sarei integrato alla perfezione con Silenzi".......tutto ciò e molto di più ti aspetta al tuo ritorno Dariù! P.s. Un giorno in radio commentasti uno dei miei soliti sms demenziali così:....Pippiano,geniale nella sua idiozia.....non ho ancora capito se fosse un elogio o un insulto... P.p.s Chiara Zucchina,avevo pensato che tu fossi la ragazza che redige articoli x Il Romanista che si firma Chiara Zucchelli...evidentemente,non sempre 1+1 fa 2! pipiripipi.s. Dario ti saluta Alex bione.....e naturalmente,io!
Scusate, provo a rispondere a tutti, a cominciare da chi ci ospita.
A Dario:
1) Secondo me, il Kilimangiaro, il Macchu Picchu e la Grande muraglia (io ho visto i primi due, non il terzo) sono mete turistiche. Sull’Africa, c’è altro oltre a leoni e negri incazzati: Timbuctu, i paesi del Dogon, il Bwindi Park in Uganda con rarissimi esemplari di gorilla di montagna, leptis magna in Libia, faccio questi pochi esempi per dire che il problema non è se un posto sia pericoloso o meno, ma quanto sia battuto dal turismo. Infatti, non è vero che i posti in bianco nella tua cartina autocelebrativa siano pericolosi. Alcuni si, altri no. Sono solo isolati, non hanno infrastrutture o attrazioni di “prima” grandezza, diciamo così. Eppure, andandoci, si scoprono luoghi meravigliosi e gente ospitale.
2) Sui miei commenti sulla persona, concordo sulle tue critiche: sono giudizi sommari e superficiali, non ci conosciamo infatti. E concordo anche sul secondo appunto: ho letto sommariamente il blog, anche se non credo di aver fatto l’errore di averlo preso per un libro. Sulla questione dell’acidità, non lo so, ma mi scuso comunque. Solo facevo una critica al tono epico e autocelebrativo ( del tipo tu da solo, di notte, davanti ai leoni.. o tu circondato da donne che ti gridano “handsome”..)
3) Sulla questione di unirmi al gruppo, non sono un amico né un parente.. che faccio? Posso scrivere ancora o sono espulso?
A Maila: se conoscessi Dario come lo conosci te, non lo avrei criticato. Lapalisse.
A Paola: mi sai che hai totalmente ragione sul gallismo nel pollaio :) su viaggio con erodoto, devo confessare un mio limite: kapuscinski ha fatto dei viaggi super, in posti difficili e in momenti difficili, però non sono mai riuscito a legger un suo libro per intero: mi riesce difficile la sua scrittura.
A Bobo: le tue argomentazioni sono fortissime: "e se pure fosse?", visto che siamo d'accordo, non insisto.. solo una cosa: mai dubitato che il blog del turista castaldo fosse il nyt.
A Giancarlo: grazie di avermi dato del coglione, il tuo apporto alla discussione supera quello di Bobo.
Ciò che hai scritto non aggiunge nulla a ciò che pensavo ti te.
Li dove sei ora sarai certamente molto impegnato... ma quando torni, se proprio avrai ancora voglia di cimentarti in qualcosa, prova con l'umiltà.
per l’anonimo qui sopra: prego è stato un piacere.
per il resto non ho molto da aggiungere. Questo finora è stato un posto carino e rilassato, e mi piacerebbe che tale rimanesse, per cui per quanto mi riguarda la discussione finisce qui. Ah…all’umiltà prova ad aggiungere un po’ di ironia…
Io ci trovo della prevenzione. Anzitutto nel capire il mio tono. Ma dopo aver specificato una prima volta che NON e' quello che interpreti tu (la mancanza di conoscenza porta a questo, quella di umilta' pure) se io lo ribadissi una seconda ti darei indirettamente dello stolto. Invece mi sembri solo leggermente prevenuto, appunto. "Urlare" handsome? Ho detto cosi'? Chiunque abbia girato il mondo sa che le avances delle locali in alcuni angoli del pianeta fanno parte della giornata di quelli mediamente decenti o mediamente ricchi. Ho specificato che non ci credo, ribadisco? Comunque il prossimo post e' peggio, te lo annuncio. E se vuoi sapere perche' ne accenno ogni venti giorni - oltre al fatto che tutto cioe' ESISTE, una ragione di per se' abbastanza valida - ti dico che i miei amici sono preoccupati per la mia vita sessuale e mi preme farli preoccupare di piu' :)
Secondo poi forse non hai capito che il mio riferimento alla pericolosita' dell'Africa (qualche politico a questo punto strumentalizzerebbe l'agguato agli italiani in Kenya, io fra le mie infinite qualita' ho pure l'onesta' intellettuale ;) era semplicemente UNA delle varie spiegazioni al perche' finora e' stato il continente che ho girato di meno. Se pensi davvero che non conosca la bellezza di Leptis Magna e di Timbuctu (localita' per niente turistiche, fra l'altro) e che non sappia quanto di bello c'e' in Africa, oltre che autocelebrativo, inelegante e superficiale mi fai pure ignorante. Che faccio, comincio ad offendermi? ;)
Per la cronaca in Africa ci ho messo piede cinque volte. E oltre a scalare il Kilimangiaro e a farmi arrestare in Tunisia - attivita' altamente turistiche - ho visto posti come lo Zambia e lo Swaziland che non mi pareva figurassero nei cataloghi Francorosso. Ma forse e' questione di tempo.
Ho abbozzato qualche esempio di luoghi della Terra solo per introdurre nell'argomento le ragioni che spingono a viaggiare in un determinato Paese. E UNA di queste, fra l'avventura e la scoperta, credo possa essere chiamata la ricerca della bellezza. E l'Africa restera' quel che e' ancora a lungo, la Grande Muraglia verra' presto TUTTA restaurata e sembrera' via del Corso (se tutto questo l'ho in un certo senso gia' scritto chiedo venia, ma c'e' chi non legge tutto e non posso fargliene una colpa) e ne perdera' un po', di bellezza.
Felice di aver scalato la zona di Simatai - perche' la muraglia in alcuni punti va scalata - quando era ancora un ammasso di pietre.
Dopodiche' un viaggio e' talmente tanto un misto di cosa-quanto-e COME (c'e' modo di andare a vedere lo stesso museo, figurati vivere una Ushuaia. Io per la cronaca li' ci sono andato turisticamente in autostop), che gia' e' difficile parlarne in teoria. Se non leggi tutto il blog fai fatica a dare spessore e valore ai tuoi giudizi su questo, nello specifico. Il quale ha toccato posti come il Turkmenistan e il Tagikistan, forse a breve anche Timor Est. Sarei quasi disposto a scommettere che la quantita' di turisti (sei tu che hai inserito questa variabile nella definizione e nel giudizio di un viaggio) che annualmente ospita Timbuctu e' superiore. E organizzata.
Infine grazie per aver ignorato la mia mail e per aver continuato con questa polemica nella quale io ci trovo - Filippo dalla "Palermo in crisi" e il dott. Spilletta mi scuseranno - sempre meno stimoli.
ecco. stavo rispondendo al medico senza frontiere ed ho letto il reply di Dario, a questo punto eviterei di andare oltre, prenderemo per buone le dritte letterarie ed altro se ci sarà l'auspicato, da parte di tutti,cambio di tono.
Dario... la radio comincia seriamente ad aver bisogno di te :D ormai non ci si capisce più nulla la mattina una volta c'è bersani, la volta dopo nisi oggi fallica... paglia compare e scompare a intermittenza tipo lampadina di natale, insomma l'unico punto fermo è max leggeri (l'unico punto che sposterei fra l'altro...) a ora di pranzo!!
a proposito di cazzate :)
stasera allo stadio saremo davvero pochini... chi viene del blog potrebbe mettersi una rosa all'occhiello cosi ci possiamo conoscere tutti di persona ^__^
you techer me speak itali pls 1 second
Se poi dicessi chi e' l'autore di quest'ultimo post, Carlo mi massacrerebbe...
vabbeh, divertitevi, la smetto, scusate per i pochi stimoli che ho dato che non spiegano per altro tutte le vostre risposte...
chiudo dicendo che per me viaggiare è la passione per muoversi e per lo sconosciuto. In allegato il link di cosa è turistico e cosa no secondo una organizzazione americana idipendente di statistica. Praticamente, la cartina rossa e bianca al contrario.
http://www.worldmapper.org/display.php?selected=21
grazie per l'ospitalità
cds
ma niente niente questo fantomatico carlo è un po' invidioso????
saluti da un'estranea che sta seguendo assiduamente il tuo viaggio e tutti i racconti/foto che ci regali...
grazie!
daniela72
"chi viene del blog"
io, chiara e giancarlo...
sicuro
info@dariodiviaggio.net
caro anonimo effettivamente uno stimolo me l'hai dato...e da pallone d'oro addirittura!
spero il tuo sia un addio
"grazie per l'ospitalità"
Proprio quando la giornata sembrava spacciata.
Grazie
Ammazza quanto siete cattivi oh:-)
Federico c'ha ragione comunque: l'unico che regge il tuo confronto e' Nisi...Fallica non se po' senti', va bene solo per fare gli interventi dalla sala stampa e da Trigoria, pura cronaca. altrimenti e` insopportabile. Federico Nisi e` il piu` bravo di tutti.
Visto che la polemica pare chiusa, de che parlamo?:-)
Chiara Z.
Mah... potremmo parlare per esempio del fatto che ritengo inelegante, imbarazzante e pure un po' scortese ospitare sul blog giudizi negativi - talvolta al limite dell'offensivo ("nun se po' senti'") su Fallica, Bersani, Leggeri o chicchessia. Critiche ok e nessuna censura, ma visto che un paio dei suddetti li conosco da quando ero neopatentato e posso tranquillamente parlare di amicizia, considerando che m'ero gia' pentito un paio di volte di non aver detto nulla in loro "difesa" (il fatto che non ne abbiano bisogno non mi autorizzava comunque a lasciar passare) e il fatto che chi vuole puo' esprimersi con l'interessato in altra sede, mi porta a chiedere il favore di soprassedere sul tema.
Ribadendo che l'argomento con Carlo non l'avrei voluto chiudere ma rimandare e comunque avrei preferito renderlo piu' "cicciotto" con basi piu' solide, posso chiudere questo, di argomento? ;)
Dario-il-talebano (che vorrebbe tanto scrivere un post, ma con una mano impegnata a scacciare tal Nadia e' difficile...)
hai ragione Castà, è che l'amichetta tua è diventata un pò zotica...
li le zanzare se chiameno nadia?!?
Ok, scusami, ho esagerato:-) Hai pienamente ragione, e mi asterro` da altri giudizi non pertinenti..Perdonata?
Aggiornamenti su tal Nadia?
My apologies.
Chiara
Ma Nadia de cognome fa Leggeri?
Non facciamoci distogliere da altri argomenti e vediamo se riusciamo a capire qualcosa di più sulla zanzara Nadia...ho letto che può essere let(t)ale, può "stendere" anche i più restii a qualsiasi attività fisica....
Ciao
PS: ho comprato il fiore da mettere all'occhiello per stasera...
So, I actually can confirm that this Nadia girl is bothering Dario, as she was bothering me too. But fortunately for me this Italian celebrity (so he tells me) has the better looks, so she seems to be more keen on him! Ciao!
Ma guarda te 'sto divo, 'na star dell'internet point, pure i testimoni...
Ma sta Nadia è proprio così brutta?
DARIO MORTACCI TUA!!! :)
sto post è il migliore che tu abbia mai scritto!!!!
se cerchi lavoro puoi sempre fa l'opinionista, e cmq se lavora fallica...
allora stasera dovrei essere ospite in tribuna stampa :) se qualcuno con il fiore è da quelle parti ci possiamo incontrare, io giro con un giubotto dainese verde, credo di essere l'unico a roma ad averlo comprato, benchè assolutamente splendido!!
passando alle cose serie.. ma quanti siete in questo internet point? e soprattutto... riuscite a farvi le avances a vicenda mentre scrivete?
una foto di nadia? ma poi... magari potresti anche vedere che effetto fa finire nelle grinfie di queste malesi e poi anche non dirci nulla ;)
poi per dire due parole sulla radio, ascolto con piacere tutti quelli che ci sono, l'unico che un po' mi da sui nervi per quella che a me sembra un po' di arroganza è petrucci, però è solo una mia opinione ovviamente e comunque mi capita di rado di sentirlo visto l'orario che fa; mi piace tantissimo paglia ed anzi mi lamento dello spostamento di orario, l'anno scorso era perfetto perchè me lo sentivo in moto mentre tornavo a casa da studio e spesso e volentieri mi trovavo a ridere come un deficente nel traffico (cosa apprezzatissima)
Fallica è assolutamente simpatico solo che a volte sembra voler imitare lo stile paglia mentre secondo me è sempre meglio essere riconoscibili a priori. federico nisi è la persona più equilibrata di tutti, ha la mia stessa età e spesso dice le stesse cose che penso, ergo un po' mi fa paura :D
Guido - ali morte' - grazie mille. Ma come accennava Daniela (7)2 (rigrazie) sara' merito delle foto. Poi quando torno mi spieghi opinionista di che...
Ribadisco che le notizie sui figuri di via Rovigno d'Istria sono sempre benvenute, ma che per dibatterne esiste il sito di Retesport (non e' difficile: www.retesport.it) e vi ringrazio per i continui riferimenti. In virtu' dei quali nelle due ore di riposo ieri notte ho sognato Max Leggeri...
per il dott. cds
....io cappuccinski l'ho letto sul menù del barl'altro giorno e non mi sembrava affatto difficile.. per il resto concordo con maila. se non ti piace un canale, o cambi o spegni il televisore. Le scelte sono molteplici.. a meno che la tua sana dose di masochismo non ti porti a farti fustigare dai presenti.. e comunque ... W FEDE!!
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scusa mio cattivo italiano
addio
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