In principio fu ponte Carlo, d'estate. Un anno dopo si bisso', ancora li', fra i meno quindici di capodanno. Seguirono la stazione di Edimburgo, il mercato di Otavalo, l'aeroporto di Guayaquil e il quartiere musulmano di Delhi. Con Antonio Pazienti da via Carini, rue de Basfroi, Blucherstrasse e Saitama va sempre cosi'. Mai una volta che si parta o si torni insieme, gli appuntamenti si danno a distanza di settimane e migliaia di chilometri. E poi cascasse il cielo si rispettano. Come non bastasse il suo zampino nel visto tagiko e il suo zampone in quello turkmeno, stavolta s'era parlato di Indonesia. Ma poi erano bastate due righe infantili da Nicosia - se non vieni in Uzbekistan ti tolgo il saluto - perche' il dottorando in neurobiofisiobulbologia prendesse in considerazione l'ipotesi, un mese piu' tardi salisse su un volo per Tashkent e da li' in treno arrivasse a Bukhara. Ventiquattro ore prima che io superassi a piedi due controlli rognosi e i 4km di sole fra l'ultima barriera turkmena e i primi tassinari uzbeki. Trascurando il fatto che non mi ha mai presentato una ragazza che non fosse, fosse stata o sarebbe stata la sua, il miglior amico che si possa sognare. Ci trovavamo per caso fra i gelsi del Lyabi Hauz.
Dai tempi in cui ci faceva arrestare dalla militsia jugoslava per aver cambiato in nero su un treno o che escogitava il modo di scavalcare il muro di cinta di Petra prima dell'alba per non pagare l'ingresso, lui s'e' oggettivamente dato un calmata. Io un po' meno, ho ancora scorie adolescenziali da smaltire. Ma per due settimane ci adeguiamo entrambi ad un Paese invaso da carovane di turisti con un'eta' media di 59 anni e due figure e che alle 7 abbassa le saracinesche. Ci facciamo coccolare da un ambiente accogliente, immediatamente familiare e incredibilmente ricco: pelli tese come tamburi attorno ad occhi tagliati a mandorla o color mattone impreziosite da iridi verde smeraldo, chiome di ogni colore, dal bruno al rosso fuoco. Questa terra di passaggio e' una Babele splendidamente armonica di nazionalita', etnie e culture, da quella uzbeka a quella tagika, dalla kazaka alla turkmena, dalla tartara alla russa, dalla turca alla iraniana, dalla ebraica alla cinese. E allora scattiamo un fottio di fotografie.
Click. Buongiorno. Click. Un passo della Ruhnama per illuminare il mattino. Click. Le vespe della colazione di Fatima. Click. L'interpretazione dei sogni. Click. Il sarto, le venditrici e il vecchio di Bukhara. Click. I panzerotti alla zucca e le sue conseguenze dirette sugli stomaci deboli. Click. Il boicottaggio della Bonaqua. Click. Gli orecchini. Click. Osh, Murgab, Sary-Tash, Khorog, Dushanbe, Almaty, il Pamir, la registrazione kazaka e quella tagika, il visto cinese da fare e quello kirghizo da modificare. Click. Ogni giorno il percorso verso Kashgar cambia. Click. Bukhara e' una perla ma va a dormire alle 10. Click. In compenso Khiva alle 9 chiude bottega e Nukus non si sveglia affatto. Click. Siete per caso tedeschi, giapponesi, turchi, inglesi, afghani o alpinisti? Click. L'anziano con la barba a punta che va in fissa per l'ipod. Click. Piu' di me. Click. Ruggero va al Khiva di Khiva, noi al Nukus di Nukus. Click. Le venti zanzare stecchite prima di coricarci. Click. Karakalpakstan e' piu' facile da scrivere che da dire. Click. La katastrofa. Click. Il senso di abbandono di Moynaq e il disastro dell'Aral. Click. I pescherecci in secca e le vacche secche. Click. Il quarto lago del mondo prosciugato da Breznev e dai campi di cotone turkmeni e uzbeki. Click. Sale, sabbia, polvere, pesticidi, antrace. L'aria semina cancro e brucia la vista. Click. Forse ne risente anche la Matiz di Sakhir il guercio, che ci pianta nei pressi di Qongirat. Click. Autostop. Click. Benedetto russo. Click. Il Mona Lisa. Click. Il ponte di gomma sull'Amu Darja. Click. Khiva e' un gioiellino. Click. Italiano Celentano. Click. La suoneria del telefonino del ragazzo dell'internet cafe'. Click. Dice "...l'autoradio nella mano destra e il canarino sopra la finestra". Click. Voglio ammazzare tutti e due. Click. Avemo vinto la Supercoppa. Click. Anto, devi sta' calmo. Click. La giocoleria con le cipolle. Click. Maidin dice di essere turca e pretende che la accompagniamo ad Urgench. Click. Per Mahmud e' uzbeka e vuole semplicemente concepire un figlio con passaporto comunitario. Click. Le partite a scopa. Click. Il platszkartny notturno, il vento e il deserto. Click. La stazione di Uchquduk. Click. L'onnipresente luna. Click. Samarcanda la monumentale. Click. I poliziotti. Click. E Farruh. Click. L'atmosfera del Bahodir, con i suoi chorpoya attorno ai tavoli. Click. Un bel covo di malati di mente, questo B&B. Click. Le banche. Click. Alex, Lea, Aurelie, Clemence, Joseph, Cedric, Louise. Due italiani e sette francesi. Click. Pasta per tutti. Click. L'australiano col vocione e la chitarra, l'insegnante ungherese, Hannah e il tecno-giappo. Click. Nigel gira in bici da cinque anni e mezzo, Francesco da quattro mesi. Click. Ma a tavola ammette che il problema piu' grosso e' quando ti prende la liquid shit. Click. I cocomerari del mercato che ci regalano un'anguria e due meloni. Click. Mai una volta che stia simpatico ad un concessionario Honda, piuttosto. Click. Le Pine si pronunciano pine. Click. La briscola in quattro con due uzbeki. Click. Amir & Damir. Click. Bello quell'orologio, quanto costa? Click. Meno di due euro, l'ho preso in quella bancarella li'. Click. I tassinari improvvisati che ti prendono al volo. Click. Quel fenomeno di Tashkent, che schiva due frontali nello stesso incrocio. Click. E poi scende per stringere la mano del pirata. Click. L'ultima cena con Alex e Lea. Click. E l'ultima sigaretta. Click. Il saluto di notte. Click. Come a San Miguel de Allende, a Trujillo, a Leh.
p.s. Auguri, Mattia!
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Click. Buongiorno. Click. Un passo della Ruhnama per illuminare il mattino. Click. Le vespe della colazione di Fatima. Click. L'interpretazione dei sogni. Click. Il sarto, le venditrici e il vecchio di Bukhara. Click. I panzerotti alla zucca e le sue conseguenze dirette sugli stomaci deboli. Click. Il boicottaggio della Bonaqua. Click. Gli orecchini. Click. Osh, Murgab, Sary-Tash, Khorog, Dushanbe, Almaty, il Pamir, la registrazione kazaka e quella tagika, il visto cinese da fare e quello kirghizo da modificare. Click. Ogni giorno il percorso verso Kashgar cambia. Click. Bukhara e' una perla ma va a dormire alle 10. Click. In compenso Khiva alle 9 chiude bottega e Nukus non si sveglia affatto. Click. Siete per caso tedeschi, giapponesi, turchi, inglesi, afghani o alpinisti? Click. L'anziano con la barba a punta che va in fissa per l'ipod. Click. Piu' di me. Click. Ruggero va al Khiva di Khiva, noi al Nukus di Nukus. Click. Le venti zanzare stecchite prima di coricarci. Click. Karakalpakstan e' piu' facile da scrivere che da dire. Click. La katastrofa. Click. Il senso di abbandono di Moynaq e il disastro dell'Aral. Click. I pescherecci in secca e le vacche secche. Click. Il quarto lago del mondo prosciugato da Breznev e dai campi di cotone turkmeni e uzbeki. Click. Sale, sabbia, polvere, pesticidi, antrace. L'aria semina cancro e brucia la vista. Click. Forse ne risente anche la Matiz di Sakhir il guercio, che ci pianta nei pressi di Qongirat. Click. Autostop. Click. Benedetto russo. Click. Il Mona Lisa. Click. Il ponte di gomma sull'Amu Darja. Click. Khiva e' un gioiellino. Click. Italiano Celentano. Click. La suoneria del telefonino del ragazzo dell'internet cafe'. Click. Dice "...l'autoradio nella mano destra e il canarino sopra la finestra". Click. Voglio ammazzare tutti e due. Click. Avemo vinto la Supercoppa. Click. Anto, devi sta' calmo. Click. La giocoleria con le cipolle. Click. Maidin dice di essere turca e pretende che la accompagniamo ad Urgench. Click. Per Mahmud e' uzbeka e vuole semplicemente concepire un figlio con passaporto comunitario. Click. Le partite a scopa. Click. Il platszkartny notturno, il vento e il deserto. Click. La stazione di Uchquduk. Click. L'onnipresente luna. Click. Samarcanda la monumentale. Click. I poliziotti. Click. E Farruh. Click. L'atmosfera del Bahodir, con i suoi chorpoya attorno ai tavoli. Click. Un bel covo di malati di mente, questo B&B. Click. Le banche. Click. Alex, Lea, Aurelie, Clemence, Joseph, Cedric, Louise. Due italiani e sette francesi. Click. Pasta per tutti. Click. L'australiano col vocione e la chitarra, l'insegnante ungherese, Hannah e il tecno-giappo. Click. Nigel gira in bici da cinque anni e mezzo, Francesco da quattro mesi. Click. Ma a tavola ammette che il problema piu' grosso e' quando ti prende la liquid shit. Click. I cocomerari del mercato che ci regalano un'anguria e due meloni. Click. Mai una volta che stia simpatico ad un concessionario Honda, piuttosto. Click. Le Pine si pronunciano pine. Click. La briscola in quattro con due uzbeki. Click. Amir & Damir. Click. Bello quell'orologio, quanto costa? Click. Meno di due euro, l'ho preso in quella bancarella li'. Click. I tassinari improvvisati che ti prendono al volo. Click. Quel fenomeno di Tashkent, che schiva due frontali nello stesso incrocio. Click. E poi scende per stringere la mano del pirata. Click. L'ultima cena con Alex e Lea. Click. E l'ultima sigaretta. Click. Il saluto di notte. Click. Come a San Miguel de Allende, a Trujillo, a Leh.
p.s. Auguri, Mattia!
20 commenti:
sicuramente ne vale la pena e sarà l'anno più emozionante della vita tua.. però te potevi pure sceglie l'annata de carlosbianci pè andattene da ROMA!!!
Ciao Dariù, qui tutto abbastanza bene (come dice Angeloni al Paglia); siamo al 3 settembre ed abbiamo ripreso già il ritmo pre-agostiano, anche se il traffico non fa ancora vomitare. Tu stai pe arrivà in Cina, e la Magggica va come un treno; se per caso vedi arrivà un pallone Nike con una banda rossa, è sicuramente Albertino Aquilani che ha mancato la porta per un pelo. Sta a tirà delle legnate..... davvero, potevi sceglierti un altro anno per fare il giro del mondo. Il Nisii è un degno tuo collega, ed elegantemente s'incazza anche un pò, quando lo provocano con gli sms. Un abbraccio e buon progeguimento dal tuo amico della Honda.
Aspetta una attimo, dove avevo messo il telefono di quei 2 amici doganieri uzbeki....Ti regalo il tabellone degli ottavi a Ney York:
Roger Federer (Svi/1) c. Feliciano Lopez (Spa)
Tomas Berdych (R. Cec/9) c. Andy Roddick (Usa/5)
Nikolay Davydenko (Rus/4) c. Lee Hyung-Taik (S. Cor)
Tommy Haas (Ger/10) c. James Blake (Usa/6)
Ernest Gulbis (Let) c. Carlos Moya (Spa/17)
Juan Monaco (Arg/23) c. Novak Djokovic (Ser/3)
Stanislav Wawrinka (Svi) c. Juan Ignacio Chela (Arg/20)
David Ferrer (Spa/15) c. Rafael Nadal (Spa/2)
e le donne.....
Justine Henin (Bel/1) b. Dinara Safina (Rus/15) 6-0 6-2
Serena Williams (Usa/8) b Marion Bartoli (Fra/10) 6-3 6-4
Jelena Jankovic (Ser/3) b. Sybille Bammer (Aut/19) 6-4 4-6 6-1
Venus Williams (Usa/12) b. Ana Ivanovic (Ser/5) 6-4 6-2
Agnes Szavay (Ung) c. Julia Vakulenko (Ucr)
Victoria Azarenka (Bie) c. Svetlana Kuznetsova (Rus/4)
Anna Chakvetadze (Rus/6) c. Tamira Paszek (Aut)
Shahar Peer (Isr/18) c. Agnieszka Radwanska (Pol/30)
....complimenti per le foto che come sempre mi lasciano attonito.
Non vedo l'ora di poterle vedere tutte....
bye
G&fam
Mi associo a G&fam...pure io non vedo l'ora di vedere tutte le tue foto. soprattutto quelle che farai in Cina, ci vorrei stare pure io. Anche se per interposta persona, e` bello avere tue notizie, spero che presto potrai darcele tu direttamente. Si`, e` vero, il Nisi e` bravo...ed e` puntuale:-) Scherzo, lo sai che ci manchi. Io e il biondo stamo a inizia` una rivoluzione per quanto riguarda i posti in distinti nord. Ah, e stanotte ti ho sognato...tornavi in Italia, ma senza documenti, e ti arrestavano scambiandoti per un terrorista attentatore, un po' sporco e con la barba lunga...Spero che ti farai vivo presto.p.s.grande Roma. Chiara Zucchina
va bene, non c'è bisogno che ci racconti nulla, basta che ci mandi foto così! (Tra le tante, il 'bambino a Mardin' è proprio gustosa).
Quante ne hai scattate finora? Qual'è la tua preferita?
ho visto le foto della turchia. che belle!! complimenti
ciao
Riflessioni:
- Anch'io HO stato a Istanbul, ma dalle mie foto non si rileva tanta bellezza come dalle tue. Scusa se sbaglio qualche verbo ma sono ancora 'ntronato dalle 2 sberle della prima di canpionato. Vedere la partita in un bar di S.Croce accanto ad un PINO romanista è stata una vera sofferenza.
- Anche Kamarina è passata: senza i tanti pirla non è più la stessa.
- Non aver paura per oggi 4 settembre, tutto il mondo (doganieri compresi) è occupato a festeggiare Santa Rosalia
- Quando li vidi io, i panda erano in bianco e nero; aspetto curioso come tu me li farai vedere!!!
Ho avuto tempo di guardarle solo ora....Sono meravigliose. Ma come fai a raccogliere tanta tanta bellezza? Chiara Z.
a dario...visto che gli altri ti hanno detto già detto tutto di tutti io che te posso dì????ah si....a Priverno oggi piove fa freschetto e si sta bene temperatura costante sui23gradi....Inoltre il tuo sostituto in radio è veramente in gamba...quindi fattelo comodo sto giro del mondo....tanto quando tornerai sarai un disoccupato!!!!!T'ha fregato il posto.....ciao ernesto da priverno (LT)
Ciao Darietto! Nella speranza che possa leggere gli aggiornamenti e che il blog continui a deliziarci ti mando un abbraccione da Roma! Sai che Duccio si è trasferito da noi? Da l'altroieri è nella stanza accanto alla mi a e mi fa un certo effetto... Sarà il telecronista ufficiale della Roma (quello ufficioso è Zampa, diavolerie di Mediaset Premium che si è inventata la telecronaca faziosa...); insomma tutto è pronto per i prossimi Internazionali quando (perché tu torni, vero?) si ricomporrà il dream team.
Un bacio grande e forte!!!
Francy Benve
Dariuccio bello foto meravigliose! comicio a pensare che hai sbagliato mestiere...federico ha persino letto una mia mail in trasmissione. tu non l'avresti mai fatto...
ma soprattutto te pare normale che dormo accanto a una che te sogna cosi spesso? e poi almeno rimani nei sogni suoi.io me stavo a sognà la bellucci, poi sei arrivato tu zozzo e puzzolente e me l'hai fatta scappà!
AriCiao Darietto, (o interposta persona che tu sia... ma poi chi è sta intersposta persona?? Come si è permessa ad interporsi? :-))))
Ammazzate oh, che belle foto che hai scattato. Sembra un altro mondo, ma in fondo, visto come stanno da quelle parti, forse lo è davvero un altro mondo :-(((
Va bè, di essere disoccupato al ritorno in patria, però non mi preoccuperei poi tanto; c'hai un futuro da fotografo. Corona ti fa un bel baffo. Lo sanno da quelle parti, che con certi tipi di foto, da noi si diventa ricchissimi? Non dirglielo sennò ti sequestrano pensando che sei impaccato di soldi. Hai sentito di Steve Fossett? Mica c'hai le stesse sue ambizioni!?!?!? Ci sono in volo 13 aerei che stanno tentando di ritrovarlo. Volava con un ultra leggero, ed ora è ultra scomparso. Tu vai adagio, e sempre coi piedi "puzzolenti" per terra.
Tanto per continuare a scrivere di ex, anche il buon Gigi Sabani è passato a miglior vita. Poverino!!
Un abbraccio e un proseguimento. Paolo(Honda)
Foto splendide.
Dovresti essere cinese da qualche giorno...l'hai già mangiati gli involtini primavera e il riso alla cantonese?!?
Stefania
P.S. Confermo che il tuo sostituto è bravo assai e che Paglia è rimasto allo stesso grado di demenza (ma sta lì lì per peggiorare....INCRDIBILE!!)
Ciao Bello, spero tu stia bene ed in forma come la nostra maggggicccca Roma. Comunque ti avviso con tuo sommo dispiacere che si sta per celebrare la prima edizione della Carbonara Viterbese... faremo un brindisi io ed il buon Volpi a nome tuo. marco 71 il carbonaro
che sorriso smagliante che hai in quella foto!!! Baci Chiara
Grande Dario,
che dire... mi hai fatto commuovere...
Mi raccomando torna presto, l'ansia per i tuoi spostamenti mi spossa... Per fortuna vedo che stai in buone condizioni... Ma che mangi per restare in forma? Cavallette??? :))))
Un abbraccio forte, ovunque tu sia
Jacopo
P. S. Ah, ,dimenticavo... ma la foto è stupenda!! ma che avete fatto er doppio Rusedski-Santoro? :)))
Per chi non conoscesse i due tennisti...
Rusedski http://www.sportgate.de/typo3temp/pics/Greg-Rusedski-macht-Schluss_f2868122b3.jpg
Santoro http://photos.fabrice-santoro.fr/albums/userpics/10001/normal_Vivement_Dimanche.jpg
Ditemi voi se non sono fratelli...
...di ritorno. Ora e' di dominio pubblico cio' che mi tocca fare per godermi in santa pace il mio amico - beato me!
Tutto solo perche' la Germania non lascia segni sul passaporto! : )
Vorrei aggiungere alla collezione di scatti una dedica agli amici cocomerari del bazar di Samarcanda e alla generosita' e ospitalita' degli uzbeki tutti (anche se incollarci i tre pezzi migliori del loro banco fino all'ostello ce lo saremmo volentieri risparmiato, soprattutto Dario!)
Ehi, il nostro eroe e' in forma, ve lo posso assicurare! Se ce la fa a arrivare in Cina diventera' una passeggiata di salute..
The authoritative message :), curiously...
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